“Chiamateci per ricostruire non per partecipare ad un suicidio”. Ninni Terminelli Presidente dell’associazione Sinistra delle Idee, boccia così gli schieramenti in campo per le primarie del 16 dicembre dalle quali dovrebbe uscire il nuovos egretario regionale fra Davide Faraone e Teresa Piccione. Uno schema logoro e bocciato il 4 marzo dice Terminelli nel corsod ell’assemblea della sua associazione
“Non vopteremo alle primarie proprio per denunciare la riproposizione di questo vecchios chema già superato e bocciato il 4 marzo”
Nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione Sinistra delle Idee, svoltasi questa mattina nella sede dell’Istituto Gramsci, a Palermo, il presidente Ninni Terminelli ha formalizzato la scelta.
“Dopo avere partecipato alla scissione, siamo tornati lo scorso aprile nel Pd per partecipare alla ricostruzione. Prendiamo atto come sia invece in campo -ha affermato Terminelli- la riproposizione dello schema di una conta tra renzismo e antirenzismo che ha già prodotto il tragico epilogo del 4 marzo.
Occorreva un congresso unitario o mettere in campo una terza via per piantare il seme di partito nuovo, ma di fronte a questo quadro autolesionista e suicida non rimane che rappresentare il dissenso, scegliendo di non partecipare al voto nei gazebo, pur rimanendo nel partito. Invece di praticare l’unità invocata dalle piazze di sinistra, allargandola al progetto di tornare a far vivere un campo largo progressista, il PD sceglie di chiudersi in una rissa per contendersi le macerie, continuando a segnare distanza incolmabile con i propri potenziali elettori.
Sinistra delle Idee rimane disponibile ad incontrare i candidati alla segreteria regionale per un confronto, e chiede agli stessi, pur non partecipando al voto delle primarie, di avere garantito un diritto di tribuna negli organismi, per rappresentare questa posizione di dissenso, molto sentita e diffusa tra gli iscritti e gli elettori del partito, sempre più ignorati”.