“In queste ore in cui si sono verificate ripetute violazioni dello statuto e del regolamento congressuale del Pd, mi giungono da più parti sollecitazioni di ricorrere alla magistratura per salvaguardare la legalità all’interno del partito. Il Pd è un bene collettivo da salvaguardare ben oltre le divisioni congressuali”. Così su Fb Teresa Piccione, candidata alle primarie del Pd in Sicilia, in programma il 16 dicembre, in contrapposizione con l’altro candidato Davide Faraone per i ‘renziani’.
“Mi spiacciono i toni di Teresa Piccione che fin dal primo giorno parla di tribunali e ricorsi”. Lo dice il segretario regionale uscente del Pd, Fausto Raciti . Raciti preferisce non dire altro “per rispetto al delicato lavoro che sta svolgendo la commissione nazionale di garanzia del partito”.
Il clima rimane teso a dir poco incandescente l’avvocato Vincenzo Lo Re , componente della commissione regionale per le primarie del Pd, chiede che gli esponenti di partiti diversi dai dem si tengano lontano dai gazebo per le primarie del 16 dicembre.
“Ritengo stupefacente che il forzista Eusebio D’Ali’ dichiari pubblicamente che si recherà ai gazebo – dice Lo Re – invito il candidato Davide Faraone, che dialoga ogni giorno con Micciche e compagni, a rifiutare con chiarezza l’appoggio di chi vuole inquinare una competizione che per statuto è aperta soltanto a chi si riconosce nella proposta del Pd, si iscrive nell’albo degli elettori e accetta di appoggiare il partito nelle elezioni”.