“Franceschini noto Siciliano, si sente anche dall’accento, arriva e sentenzia. A dieci giorni dal voto, sente il bisogno di scendere in campo a sostegno di Teresa Piccione mentre il governo nazionalpopulista continua ad affondare l’Italia. Ma che c’entra Franceschini con le primarie siciliane? Nulla per me, tutto per loro. Perché mentre noi parliamo del futuro della Sicilia e parliamo ai Siciliani, diciamo viva le idee, viva la partecipazione, viva le primarie libere e abbasso i caminetti e le correnti, loro si barricano dentro i fortini dei deputati in Sicilia con i pacchetti di tessere e accusano noi, paradossalmente, di essere rissosi e anti democratici. Volevano l’inciucio, abbiamo detto no.
Ho detto, e confermo, che non intendo polemizzare. Ho una idea della Sicilia, voglio fare il segretario del Pd per cambiarlo e, se il popolo delle primarie lo vorrà, lo farò per i prossimi anni, con buona pace della Ditta.
Il 16 dicembre chiedo un voto, certo, ma chiedo agli iscritti e agli elettori un atto di coraggio. Coraggio perché non ne possiamo più dei soliti notabili voltagabbana, renziani quando conviene, anti renziani quando va male. Non ne possiamo più dei dirigenti romani che arrivano e ordinano come votare. Domenica 16 dicembre noi, noi, noi Siciliani cambieremo il Pd.
Noi non abbiamo paura della democrazia, della partecipazione, davvero. Noi abbiamo grande rispetto degli iscritti, un po’ meno di crede che siano “cosa loro”.
Faccio una proposta: dimostriamo che ci teniamo veramente alla partecipazione e alla democrazia? Se sì, bene. Domenica 16 dicembre si voti per il segretario regionale e per i segretari delle unioni provinciali. Facciamo “l’election day” E, soprattutto, facciamo votare alle Primarie con un contributo libero, gratis per chi non può. Rispondete su questo invece di buttare la palla in tribuna. Dimostrate di crederci veramente alla partecipazione e alla democrazia”.
Così Davide Faraone, candidato alle Primarie del Pd Sicilia per la segreteria regionale.
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