- Applausi per il Presidente della Regione ma no a fughe in avanti su ricandidatura Musumeci.
- Giorgia Meloni a Palermo prende tempo e chiama gli alleati di Centrodestra.
- Per il candidato sindaco di Palermo punta tutto su Carolina Varchi.
- FdI sposa l’idea Primarie,. per meloni senza accordo coalizione la soluzione è quella
Un applauso per il Presidente della Regione Nello Musumeci sollecitato dallo speaker sul palco ma per il resto nessuno si sbilancia per il futuro e soprattutto per la scelta dei candidati. Giorgia meloni a palermo per presentare il suo libro parla, naturalmente, di politica e affronta i temi nazionali ma anche i grandi nodi locali
Ricandidatura Musumeci in mano alla coalizione e non ai singoli
“Ricandidatura Musumeci? Non intendo fare su questo fughe in avanti, penso che la coalizione si debba muovere compatta e non voglio dare, in un momento nel quale invece ho come priorità di dimostrare sempre la compattezza del centrodestra, alibi per eventuali discussioni ed eventuali divisioni”. Lo ha detto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, poco prima della presentazione del suo libro “Io sono Giorgia” al teatro Golden di Palermo.
C’è anche il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nella sala del teatro Golden per Giorgia Meloni che presenta il suo libro. In sala anche l’ex presidente dell’Ars, Guido Lo Porto e tutti i dirigenti di Fratelli d’Italia, tra cui Raffaele Stancanelli, il sindaco di Catania Salvo Pogliese. Tra gli alleati che sostengono il governo Musumeci ci sono Roberto Di Mauro per gli autonomisti e il deputato di DiventeràBellissima Alessandro Aricò, mentre non ci sono dirigenti di Forza Italia, Lega e Udc.
La sala comunque è piena, oltre mille persone.
Discutere con gli alleati di centrodestra
“Chiaramente il presidente Musumeci è un presidente uscente e gli uscenti hanno intanto il diritto pieno di proporre la loro candidatura, bisogna capire cosa vuole fare il presidente Musumeci e poi bisognerà discuterne ovviamente con gli alleati della coalizione. Penso sarebbe sbagliato, in questo momento, anche ai fini degli obiettivi che ciascuno di noi può avere, fare questa discussione sulla stampa anziché farla nelle sedi opportune”.
Incontrerò Musumeci, affinità tra Fdi e Db
“Presenza Musumeci? Ci incontreremo sicuramente, oggi non lo so perché i miei tempi sono un po’ ristretti. Sicuramente con Diventerà Bellissima ci sono molte affinità, noi governiamo insieme la Regione, governiamo insieme diversi Comuni: il resto si vedrà, bisogna parlarne soprattutto con la classe dirigente di Fratelli d’Italia”. Lo ha detto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, poco prima della presentazione del suo libro “Io sono Giorgia” al teatro Golden di Palermo.
Nulla di cui vergognarmi
A convincermi a scrivere il libro “è stata la sinistra, anche ieri ho acceso la Tv e sentivo parlare di me e di FdI e mi rendevo conto che parlano di una persona e di un partito che io non conosco. Siccome questo è un mondo in cui si tende a mediare un messaggio, e questo viene fatto in modo distorto, volevo offrire alle persone dei fatti reali. Per questo ho scritto il libro dove ho detto tutto ciò che penso. Io non mi vergogno di niente e non c’è niente della mia storia e della mia vita politica di cui io mi debba vergognare”.
Fdi sceglie Carolina Varchi per Palermo
“E’ una bella cosa che ci sia fermento ed entusiasmo. Il centrodestra lavora per vincere, penso che questa città meriti di più e credo che sarebbe una bella dimostrazione di rottura e di innovazione avere un sindaco come Carolina Varchi, sarebbe straordinario. Il nostro nome è quello e mi pare adeguato”, ha poi detto Meloni.
“Carolina Varchi per noi è un’ottima scelta. È una donna che ha fatto politica per tutta la vita, è una professionista stimata, una donna competente, determinata. È sicuramente un nome che potrebbe rompere con gli schemi del passato, in una Palermo che ha qualche difficoltà a rinnovare soprattutto sul piano dell’amministrazione Orlando. È sicuramente una proposta che mettiamo in campo. Se ci fosse sul suo nome la compattezza della coalizione noi saremo molto contenti e per questo lavoreremo. Se non ci fosse, noi alle primarie siamo sempre disponibili”. Così Giorgia Meloni ai cronisti sulla candidatura del centrodestra a sindaco di Palermo, dove si voterà la primavera prossima.
Degrado a Palermo
“Il degrado a Palermo ti insegue anche quando sei morto fino al cimitero. Questa città merita di più. Noi abbiamo proposto Carolina Varchi come candidata sindaco, so che ci sono altri nomi in campo e questo dimostra che c’è fibrillazione positiva e che il centrodestra c’è”.
Amministrative 2022
Amministrative 2022? “Fratelli d’Italia si sta organizzando come sempre, con la presenza sul territorio, radicamento, noi con questo siamo nati e cresciuti non abbiamo grandi poteri che ci sostengono, non abbiamo la grande stampa che ci sostiene, non abbiamo risorse da spendere, abbiamo un esercito di migliaia e migliaia di militanti appassionati, di persone credibili che costruiscono ogni giorno la nostra proposta”.
Crisi con Lega a Catania? Lavoriamo a ricomporla
“Ho parlato con Salvo Pogliese che mi pare che in questa vicenda abbia dimostrato la sua attenzione verso i partiti nazionali del centrodestra indipendentemente dai risultati ottenuti sul territorio. Salvo sa quanto teniamo all’unità della coalizione. È una dinamica locale e lavoriamo per ricomporla”.
Così Giorgia Meloni ai cronisti a proposito della crisi a Catania dopo che la Lega ha lasciato la giunta in polemica col sindaco Salvo Pogliese (coordinatore regionale di Fratelli d’Italia) che aveva sostituito un assessore.
“Neanche con sfera cristallo si capisce chi andrà al Colle”
“Neanche con una sfera di cristallo, con questo Parlamento, si può immaginare chi farà il presidente della Repubblica. Cerco un presidente della Repubblica che difenda la sovranità dell’Italia e faccia rispettare le regole”, ha aggiunto Meloni. “Questo dibattito continuo sui giornali non aiuta, io sono alla ricerca di un Presidente della Repubblica che faccia il Presidente della Repubblica. La mia ricerca è diversa rispetto a quella del Pd che cerca di restare in sella anche se perde le elezioni”.
“Io non l’ho l’età, fra sette anni posso”, ha detto rispondendo sull’assenza di donne nel toto-elezioni a presidente della Repubblica.
Attacchi alla sinistra
“Noi siamo diventati no-vax, la sinistra ha inventato per noi la categoria dei no-vax vaccinati. Loro fanno questo lavoro dove tu diventi un mostro. In Italia non si più parlare in modo serio, ma io non ci sto né a stare zitta quando non sono d’accordo e neppure a dire che va tutto bene”.
Rischio fascismo?
“Il rischio fascismo scatta quando inizia la campagna elettorale… noi siamo quelli che fanno le battaglie per la libertà, la libertà la difende FdI. Chi mi deve fare le lezioni, Matteo Renzi che prende soldi dall’Arabia Saudita? Il M5S che difende il regime venezuelano e quello cinese, oppure Enrico Letta?”.
Non abbiamo amici, solo il popolo italiano
“Fratelli d’Italia non è un partito che gode di ottima stampa, non abbiamo molti amici tra i poteri forti, ma noi abbiamo il popolo italiano, abbiamo le persone che ci sostengono ogni giorno”
Draghi è punto interrogativo
“Draghi è un punto interrogativo per me, ha fatto alcune operazioni che ho condiviso e altre che non ho minimamente condiviso. Mi pare si sia mosso bene sulla vicenda complessa di Borsa Italiana perché sta correggendo, sulla rete unica anche credo si stia andando verso una rete unica di proprietà italiana. Ma alcune cose non mi piacciono. Ma leggo l’altro ieri che il Presidente Mattarella pare stesse volando a Parigi per siglare un accordo Italia-Francia, siccome ricordo che siamo una Repubblica parlamentare mi chiedo perché il Parlamento non sappia nulla”, ha aggiunto.
No a premier calato dall’alto
Un premier donna? “Io sono sempre stata convinta che l’Italia sia pronta per un premier donna ma non lo posso dire io, ce lo devono dire gli italiani. Uomo o donna, la cosa importante è che non possiamo avere un altro presidente del Consiglio calato dall’alto”.
Ue, senza Italia non esiste
“Noi siamo inseriti nella dinamica Ue ma c’è modo e modo, o stai in Europa da pari o stai in Europa da servo e se ti comporti da servo ti tratteranno cosi. Senza l’Italia l’Ue non esiste, questa opzione non esiste per l’Italia”. Lo ha detto il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso della presentazione a Palermo del libro “Io sono Giorgia” intervistata dal direttore dell’agenzia Italpress, Gaspare Borsellino.
“C’è un dibattito che si fa apertamente in alcune Tv, dove l’altra sera c’era Carlo De Benedetti che diceva che se Giorgia Meloni e il centrodestra vincessero le elezioni l’Europa non lo consentirebbe, ma è normale dire una cosa del genere in Italia? E’ normale che nella classe politica italiana nessuno si ribella tranne noi? Cosa vuol dire? Potrebbe essere un problema rispetto a una classe politica che in cambio di una pacca sulla spalla ha svenduto pezzi d’Italia a Francia e Germania”, ha concluso.
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