Sinistra delle Idee, movimento politico Palermitano, entra nel dibattito scaturito in questi giorni dallo strappo di Italia Viva dalla giunta Orlando e si candida come forza civica ambientalista in occasione delle prossime elezioni che eleggeranno il nuovo sindaco di Palermo.
Palermo verso il voto anticipato?
Il dibattito sul futuro di Palermo ha subito una forte accelerazione, dopo la rottura nella Giunta Orlando con gli assessori di Italia Viva, che potrebbe perfino portare a un voto anticipato. “Vedo il pericolo che i partiti – dice il presidente Ninni Terminelli -, PD incluso, malgrado la sua natura fondativa basata sulle primarie, vogliano scegliere la scorciatoia degli accordi in una stanza, senza il ricorso a una consultazione degli elettori della coalizione”.
Primarie per scegliere il candidato
“Noi pensiamo invece che il candidato a Sindaco di Palermo non debba essere scelto da una chiusa discussione della coalizione, ma anche da tutto quel popolo di elettori, deluso e disincantato che vuole avere voce sul futuro della città” dice Terminelli. “Penso alle Primarie o ad uno strumento innovativo da individuare insieme, che dia la parola a tutte e a tutti. Viviamo un difficile momento storico che sta piegando la vita delle persone in difficoltà esistenziali e materiali. Di fronte a questo scenario o la politica si mette in discussione e apre le sue forme di partecipazione e decisionali o si correrà il rischio di una forte astensione. Serve una grande festa popolare, che veda correre, oltre a nuove figure ovviamente, tutti i protagonisti del centrosinistra degli ultimi anni, per scrivere insieme una nuova pagina”.
Serve un nuovo patto
Quello che chiede Sinistra delle Idee è “un patto”. “Un nuovo clima di unità, partecipazione e contaminazione, senza scelte precostituite. Il futuro di Palermo va costruito con una proposta unitaria, inclusiva e plurale, in cui sia presente ogni punto di vista politico e civico. Sinistra delle Idee rappresenterà una sinistra civica ambientalista e dei diritti, un ponte tra i cittadini e la politica.
Commenta con Facebook