Un concetto anima la parata arcobaleno del Palermo pride 2024: la lotta alla violenza di genere e maschilista. Si esprimono, ballano e cantano più 15mila manifestanti provenienti da ogni parte della Sicilia durante lo storico corteo caduto quest’anno il 22 giugno. Rivendicano i diritti e la libertà di potersi esprimere, un tripudio di colori che anima le strade dal centro storico del capoluogo siciliano: da via Roma, luogo di concentramento dei partecipanti, fino a cantieri culturali alla Zisa dove prenderà il via la serata ufficiale.
“E’ il momento più bello, è il momento in cui scendiamo in piazza con la nostra rabbia – ha dichiarato Daniela Tomasino, presidente coordinamento Palermo pride – ma anche con la voglia di costruire qualcosa di nuovo, di creare relazioni e bellezza – continua – in questo momento Palermo è una città abbastanza inclusiva ma è tutta l’Italia che sta facendo dei passi indietro”.
L’orgoglio Lgbtq+ ha influenzato le strade di Palermo con un’esplosione di colori. La parata ha preso il via da via Roma, all’altezza dell’incrocio con corso Vittorio Emanuele, per poi snodarsi lungo le vie principali della città fino a raggiungere via Paolo Gilli.
I partecipanti hanno sfilato con striscioni, bandiere arcobaleno e costumi sgargianti, creando un’atmosfera di festa e allegria. La musica ha accompagnato la parata lungo tutto il percorso, con dj e artisti locali che hanno contribuito a creare un’atmosfera di festa e celebrazione.
Oltre alla dimensione ludica, il pride rappresenta un momento di rivendicazione dei diritti e di sensibilizzazione sull’importanza dell’inclusione e della lotta contro ogni forma di discriminazione.
E’ un momento di gioia ma anche un momento di lotta. Lungo il percorso sono stati esposti striscioni e manifesti che promuovono messaggi di uguaglianza, rispetto e libertà.
Il messaggio risuona forte e chiaro: quest’anno la lotta per i diritti lgbtq+ è legata alla denuncia contro la violenza maschilista e patriarcale. Questo è il tema messo al centro, una rivendicazione di un futuro libero dalla violenza e dall’oppressione.
“Credo sia giusto dare spazio a tutte le sensibilità, a tutte le identità che fanno parte della comunità – ha dichiarato il sindaco, Roberto Lagalla – viva il pride e viva ogni festa che mette in risalto la libertà e i diritti di ogni persona – continua – credo che questa città abbia tanto rispetto per i diritti di tutti”.
Il Palermo pride 2024 ha rappresentato un passo avanti in questa direzione, dimostrando che la lotta per i diritti Lgbtq+ è un percorso collettivo che richiede la partecipazione attiva di tutti.
L’obiettivo è stato quello di costruire una società in cui la violenza maschilista non abbia più spazio, in cui la libertà e l’uguaglianza siano la realtà “per tutti, tutte e tuttu”, frase utilizzata spesso dal coordinamento Palermo pride che include appunto, qualsiasi identità di genere.