Il mondo è pieno di fake news, anche se quella che sta animando l’opinione pubblica palermitana nelle ultime ore è decisamente originale. Sui social network infatti gira un post hackerato di un noto giornale online locale nel quale si fa menzione dell’attribuzione, da parte del candidato sindaco del centrodestra Roberto Lagalla, del ruolo di vicensindaco a Daniela Lo Verde, preside della scuola Giovanni Falcone.
Un attacco online che arriva a margine dell’incontro tenuto questa mattina in via Pensabene proprio da Roberto Lagalla. Consesso nel quale era presente anche la stessa Daniela Lo Verde, che ha esposto i problemi vissuti dagli organi scolastici dello Zen. Sull’hackeraggio interviene lo staff di Lagalla, che ha inoltrato sulla vicenda una nota alla stampa. “È in atto da parte di alcuni hacker la diffusione su WhatsApp di un messaggio falso riferito a Daniela Lo Verde, preside dell’istituto Giovanni Falcone del quartiere Zen, dopo l’incontro odierno con il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla”.
“L’hackeraggio – continua la nota – modifica il testo originario di un articolo di stampa che riguarda l’attribuzione di Cavaliere di merito alla Lo Verde, con la designazione della stessa a vice sindaco della giunta Lagalla”. Fatto smentito dall’entourage del candidato di centrodestra, che annuncia ulteriori provvedimenti. “Nelle prossime ore denunceremo il fatto alla Polizia Postale”.
Un incontro, quello tenuto questa mattina allo Zen, sul quale si sono scatenate le polemiche da parte delle opposizioni. In particolare da Mariangela Di Gangi, che ha parlato apertamente di ingerenze fra mondo scolastico e politica. “Apprendo di un invito rivolto dalla dirigente scolastica Daniela Lo Verde, della scuola Falcone dello ZEN, ad un incontro “davanti i cancelli dell’istituto” con il candidato sindaco, ed ex assessore regionale con delega anche alla scuola pubblica, Roberto Lagalla. È un fatto gravissimo per tanti motivi, anche formali. La dirigente Lo Verde ha scritto un messaggio elettorale ai propri amici, o ai genitori della scuola dei cui contatti è in possesso in quanto funzionaria pubblica? In quest’ultimo caso si tratterebbe di una violazione della privacy da perseguire in ogni sede”.
“Ancora, si rende conto la dirigente pubblica Daniela Lo Verde del suo obbligo di terzietà politica durante una campagna elettorale? – attacca Mariangela Di Gangi -. È paradossale che di questa terzietà e apertura al confronto abbiano sentito l’esigenza le scuole private che hanno invitato tutti i candidati a un dibattito e non una dirigente pubblica che scambia la scuola che dirige per il salotto di casa sua. Ce n’è abbastanza per chiedere l’avvio di una ispezione ministeriale. E per finire, davanti ai cancelli della scuola Falcone, l’ex assessore alla scuola pubblica La Galla, sarà accompagnato dagli amici dei suoi amici condannati per mafia Cuffaro e Dell’Utri?”.
Polemiche che si sono unite a quelle lanciate dalla ‘concorrenza’ allo scranno di sindaco. Gli avversari di Roberto Lagalla hanno tenuto questa mattina un incontro a Villa Trabia. Manifestazione a cui era invitato anche lo stesso Professore ma alla quale, per contemporaneità di impegni allo Zen 2, non ha potuto presenziare. Fatto sottolineato dagli altri candidati, che hanno messo un cartello con suscritto “Roberto Lagalla” su una sedia vuota.