Il sindaco Gaetano Di Chiara: "Giochini di palazzo per il potere"

Presentata mozione di sfiducia al sindaco di Villabate, consiglieri firmatari “esperienza fallimentare”

Presentata una mozione di sfiducia al sindaco di Villabate Gaetano Di Chiara, da parte dei consiglieri Giovanni Pitarresi, Giuseppe Alaimo e Gianpaolo Fiscelli del gruppo “Liberi per il Cambiamento”; Antonino Retaggio della Lista “Villabate Futura”; Anna Brusa del gruppo misto; Rosanna Caruso della Lista “Al Centro Villabate”; Renzo Martinelli, Giusy Cottone e Maria Luisa Di Chiara della Democrazia cristiana.

Accuse dei consiglieri

“Riteniamo che sia giunto il momento di porre fine alla seconda fallimentare esperienza politico-amministrativa del sindaco Di Chiara – dicono i consiglieri -. Villabate è ormai allo sbando sotto tutti i punti di vista e la mozione di sfiducia rimane l’unico atto idoneo di cui disponiamo per fare decadere l’amministrazione e tornare a fare esprimere la cittadinanza”.

Per essere approvata la mozione di sfiducia necessita di dieci voti favorevoli.

Il consiglio comunale verrà convocato per discutere la sfiducia tra non meno di dieci e non oltre i 30 giorni.

La replica del sindaco Di Chiara

“A poco più di un anno dalle nuove elezioni, si assiste al solito teatrino di chi cerca di rifarsi una “verginità” politica e chi vorrebbe arrivare al potere, non essere al servizio della comunità. Addirittura tra i firmatari, c’è chi mi chiedeva fino qualche mese fa di essere nominato vice sindaco, ma come sappiamo quando la volpe non arriva all’uva. Le motivazioni presenti nella mozione, sono a dir poco ridicole. Abbiamo affrontato e risolto tantissime emergenze, come quelle delle scuole, tutte finanziate, cimitero, strade, Amat. I firmatari, della  mozione nascondono la verità”.

Lo dice il sindaco di Villabate Gaetano Di Chiara in merito alla mozione di sfiducia presentata. “Solo un esempio. I consiglieri asseriscono che non ho fatto partire le station bike: ebbene è da un anno che ho portato il regolamento in Consiglio e loro lo rimandano in commissione, praticamente bloccandone l’avvio – aggiunge il sindaco – La mia amministrazione, fra difficoltà economiche e mancanza di personale (siamo al 45% della pianta organica prevista) è riuscita a farsi finanziare dal governo nazionale e Regionale, opere per oltre 15 milioni di euro, e sempre nell’interesse della mia comunità, ho presentato altri progetti con richiesta di finanziamento. Il giochino di palazzo è un offesa verso il 52% dei cittadini che nel 2020 mi ha votato”.

 

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