“Quali iniziative e soluzioni concrete, la Commissione, ha adottato o intende adottare per monitorare e prevenire il rischio di inquinamento ambientale che si potrebbe causare nel recupero dell’imbarcazione “Bayesian“, affondata lo scorso 19 agosto al largo di Porticello, che ha provocato la morte di sette persone, e se intende predisporre misure di sostegno economico a vantaggio del settore della pesca perché l’eventuale spargimento di sostanze inquinanti potrebbe arrecare gravi danni all’ecosistema marino con conseguenze disastrose per le attività economiche locali, in particolare per i pescatori, i cui mezzi di sussistenza dipendono dalle risorse ittiche della zona”.

Le parole di Lupo

Lo chiede l’europarlamentare del Partito democratico e vicepresidente della commissione Bilancio del parlamento europeo, Giuseppe Lupo, che ha presentato un’interrogazione parlamentare prioritaria alla Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen. “Attualmente, l’Arpa Sicilia e la Guardia Costiera – si legge nell’interrogazione – stanno monitorando la situazione per verificare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti, tuttavia, considerata l’importanza ambientale e socioeconomica dell’area, si rende necessario un intervento tempestivo ed efficace per scongiurare possibili danni irreversibili perché sussiste il concreto rischio di un disastro ambientale, poiché l’imbarcazione contiene circa 18.000 litri di carburante e oli”.

Le parole di Carollo

“Si sta operando al meglio perché non ci siano sversamenti di carburanti”. Lo ha detto, incontrando la stampa, il nuovo direttore regionale dei vigili del fuoco per la Sicilia, Agatino Carrolo, in merito all’affondamento del veliero Bayesian battente bandiera britannica, affondato nella notte del 19 agosto al largo di Porticello e adagiato a 50 metri di profondità.

Recupero delle vittime e Indagini in corso

“I vigili del fuoco hanno agito – ha aggiunto – in modo tempestivo, recuperando le sette vittime. Nell’immediatezza dell’evento il nostro Corpo era sul posto con i nuclei specializzati, sempre sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria. Operazioni svolte cristallizzando la situazione, in modo da consentire agli inquirenti di procedere con le indagini necessarie, e anche nella fase di recupero del relitto, siamo alle dirette dipendenze dell’autorità giudiziaria”. L’armatore avrebbe già presentato alla Guardia Costiera il piano di recupero del Bayesian. In azione anche un robot sottomarino per monitorare la situazione e studiare al meglio le modalità delle attività di recupero”.

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