Palermo

Prepara biscotti ‘stupefacenti’ e li offre alla madre, lui viene arrestato la donna in ospedale

Ha preparato dei biscotti “stupefacenti” e li ha offerti alla mamma che è stata ricoverata in ospedale. I carabinieri della stazione di San Vito lo Capo hanno arrestato un 17enne accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari sono intervenuti all’ospedale Sant’Antonio di Trapani dove era stata trasportata la donna che lamentava un malessere per aver ingerito dei biscotti preparati dal figlio. Il ragazzo, di buon mattino, avrebbe offerto alla madre per la colazione la specialità che lui stesso aveva appena preparato. La donna, notando il bell’aspetto, ne mangiava due e, a distanza di poco tempo, accusava dei dolori tali tanto da dovere essere ricoverata, dove scopriva che fra gli ingredienti c’era sostanza stupefacente.

Hashish e ketamina in casa

I carabinieri nel corso di una perquisizione in casa trovavano 2 involucri di sostanza stupefacente tipo hashish di 750 grammi, 40 dosi di ketamina, circa 16 grammi e 220 grammi di marijuana, oltre 2000 euro in contanti e vari sacchetti di “biscotti stupefacenti” appena sfornati.

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Il ragazzo, a seguito dell’udienza di convalida, è stato sottoposto alla misura alternativa del collocamento in comunità di recupero.

Storie di crack a Palermo

Le storia di droga in Sicilia sono frequenti e spesso allarmanti. Appena ieri in una operazione antidroga è stato smantellato il fortino del crack allo Sperone di Palermo. Le indagini che hanno portato agli arresti avvenuti nella giornata di ieri ha portato alla luce le dinamiche interne e le tensioni esistenti tra i gruppi criminali operanti nel quartiere Sperone. Lo scrive Il Giornale di Sicilia. L’episodio centrale ruota attorno a un pestaggio avvenuto nel settembre 2020, ai danni di Emanuele Chiovaro. Secondo le intercettazioni, l’aggressione, perpetrata da Fabio Cordova, Girolamo Fazio e Samuele Imparato, sarebbe una spedizione punitiva. La motivazione? Chiovaro sarebbe stato accusato di aver etichettato il cugino, Fabio Cordova, come “spione”. L’intero episodio è stato documentato dalle telecamere installate dalla polizia.

 

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