“La situazione che si è venuta a creare, a seguito dell’impugnativa della norma regionale sulla stabilizzazione dei Pip, è grave e rischia di avere delle ripercussioni anche sugli Asu. Riteniamo tuttavia che una soluzione sia possibile. Bisogna verificare la reale volontà del governo regionale e concordare tutto con Roma, come è stato fatto nella precedente legislatura per i contrattisti degli Enti locali, per evitare eventuali ricorsi sulla legittimità dei provvedimenti”. Lo dicono Vito Sardo e Mario Mingrino del Csa Dipartimento Asu.
“Non abbiamo timore della legge – aggiungono – perché il nostro diritto alla stabilizzazione è sancito da più norme, sia regionali che nazionali. Si tratta quindi soltanto di una questione squisitamente giuridica che può e deve essere risolta per sanare una situazione, questa sì, illegittima e incostituzionale, ovvero quella di migliaia di persone che lavorano presso enti pubblici senza avere un solo giorno di contribuzione”.
“È arrivato il momento – concludono Sardo e Mingrino – di dare una svolta a questa situazione. Immediatamente l’assessore Ippolito convochi il tavolo per l’analisi delle proposte di stabilizzazione da noi presentate. Ringraziamo i deputati regionali che in questi mesi hanno mostrato e continuano a mostrare sensibilità sul tema, ma adesso il governo regionale deve risolvere definitivamente il problema, avviando contemporaneamente un dialogo costruttivo con Roma. Viceversa, saremo pronti ad imbracciare tutte le armi di lotta sindacale in nostro possesso”.
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