Oggi pomeriggio a Villa Malfitano il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha ricevuto il premio coraggio “Emanuela Loi”, dedicato alla memoria dell’agente della Polizia di Stato uccisa nella strage di via D’Amelio.
All’evento, organizzato dall’Inner Wheel Palermo Normanna con il patrocinio del Comune di Palermo, hanno partecipato le massime autorità civili e militari, e la sorella di Emanuela Loi, Claudia.
Il riconoscimento, giunto alla sua quarta edizione, è consegnato a “donne e uomini che si sono distinti per coraggio e dedizione nel proprio lavoro a servizio del Paese”.
Il sindaco Leoluca Orlando ha ricevuto il premio che gli è stato consegnato dal prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, “per il coraggio delle sue idee, incurante del pericolo e delle continue minacce ricevute in questi lunghi anni del suo mandato da sindaco della città di Palermo, per il coraggio morale nella lotta contro le organizzazioni mafiose, per avere contribuito a cambiare la cultura ed il sentire della sua gente, per continuare a difendere il diritto dell’identità, per promuovere la cultura dell’accoglienza, e contro ogni forma di razzismo, per il suo impegno a difesa dei diritti umani, per il suo credere nella pace, nell’umanità e nella libertà in ogni sua forma”.
“Esprimo un sentito ringraziamento a Claudia e ad Emanuela Loi – ha dichiarato il sindaco Orlando – che ci fanno dono del loro dolore. E le ringrazio per la loro importante presenza. La stessa gratitudine voglio rivolgere alle vittime della mafia che ci hanno aiutato a scoprire la cultura della legalità del diritto. Oggi, grazie alle sofferenze dei migranti che ci hanno fatto scoprire l’importanza dei diritti troppo spesso violati dalla legge di Stato, i diritti vengono prima del diritto. E Palermo, in tal senso, è più avanti rispetto a molte altre città d’Europa perché promuove la tutela dei diritti umani. Ed è la città più cambiata culturalmente. Infine, ringrazio tutti coloro che si impegnano quotidianamente per coltivare costantemente questo cambiamento”.
Oltre al sindaco sono stati premiati il generale Francesco Paolo Figliuolo; il vice ministro alla Salute Pier Paolo Sileri; l’Aeronautica Militare; Paola Defendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio Regeni; il sostituto procuratore al Tribunale di Roma Sergio Colaiocco; l’avvocato Alessandra Ballerini; l’immunologa Antonella Viola; il giornalista Sigfrido Ranucci; la scrittrice Laura Ephrikian; l’imprenditore Giuseppe Piraino; l’agente di Polizia di stato Emanuela Loi, nipote omonima dell’agente di scorta del giudice Borsellino; il tenente dell’Arma dei Carabinieri Giada Conti: il luogotenente della Guardia di Finanza Etrusco Silvio; Vincenzo Agostino, padre dell’agente Nino Agostino ucciso da Costra il 5 agosto 1989; il giornalista Paolo Borrometi.
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