Buone notizie dal governo Conte per i precari della pubblica amministrazione: all’interno della legge di bilancio approvata definitivamente alla Camera, è stata inserita la norma che proroga al 31 ottobre 2019 la possibilità per gli enti pubblici di mantenere i rapporti a tempo determinato con i precari nelle more del completamento delle procedure di stabilizzazione”.
Lo comunica il deputato del M5S all’Ars, Antonio De Luca.
“Come M5S – dice il deputato – abbiamo seguito da vicino le vicende dei precari, tra questi quelli di Milazzo e della città metropolitana e delle ASP, partecipando a diversi incontri istituzionali, non ultimo quello convocato in prefettura cui hanno partecipato il sindaco di Milazzo, i sindacati e l’assessore agli Enti locali, Bernadette Grasso. Abbiamo dimostrato grande attenzione verso i precari di tutta l’isola, offrendo grande sostegno ai comuni dissestati e in predissesto, nonché alle ex Province e alle Città metropolitane, che navigano in cattive acque, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali dei nostri concittadini. Lo abbiamo fatto prima approvando una norma nella variazione di bilancio regionale e poi attivandoci con il governo centrale per inserire nel primo provvedimento utile la proroga dei contratti precari sempre nelle more delle procedure di stabilizzazione, norma per la quale hanno speso grande impegno i colleghi Cancelleri e Di Caro. Abbiamo compreso e condiviso fin da subito le difficoltà in primis degli enti locali in dissesto e predissesto e ci siamo impegnati per evitare che per tanti lavoratori precari l’anno nuovo potesse cominciare nel peggiore dei modi”.
Di seguito il testo dell’emendamento inserito nella manovra di stabilità: “h) proroga da parte degli enti territoriali e degli enti pubblici interessati delle convenzioni e degli eventuali contratti a tempo determinato fino al 31 ottobre 2019, nelle more del completamento delle procedure di assunzione a tempo indeterminato a valere sulle risorse di cui all’articolo 1, comma 1156, lettera g-bis), della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Le proroghe sono effettuate in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 23 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, all’articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, all’articolo 259 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e all’articolo 20, comma 4, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75”.
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