Oggi all’Assemblea Regionale Siciliana è previsto il voto su un emendamento aggiuntivo al Collegato alla Finanziaria, inerente l’estensione dei benefici della Legge Madia alle figure della Sanità regionale precedentemente escluse. Si tratta di medici, sanitari, personale tecnico-professionale e amministrativo, non rientrati nella stabilizzazione dello scorso anno.
L’Anaao Assomed Sicilia si appella alla responsabilità e coscienza dei politici siciliani affinché il voto dell’emendamento dia esito positivo, allo scopo di garantire un’adeguata offerta sanitaria ai cittadini e di superare la criticità del precariato in sanità, valorizzando le professionalità acquisite sul campo.
“L’approvazione di tale emendamento –sottolinea la segreteria regionale del sindacato dei medici e dirigenti sanitari, guidata da Toni Palermo- rappresenterebbe un importante passo avanti ed una risposta efficace per il superamento del fenomeno del precariato all’interno del Sistema Sanitario Regionale, che per quanto abbia trovato in parte soluzione nella recente applicazione della Legge Madia, ha lasciato fuori molti professionisti per motivazioni tecniche.
Tale provvedimento, trasformando gli ancora numerosi rapporti di lavoro flessibili in contratti a tempo indeterminato – conclude l’Anaao Assomed siciliana – sarebbe un giusto e dovuto riconoscimento della professionalità dei tanti precari della sanità siciliana. La competenza e dedizione di questo personale contribuisce quotidianamente al mantenimento dei livelli essenziali di assistenza e al buon funzionamento della sanità nella nostra Regione”.
“L’Ars approvi la norma per stabilizzare i dirigenti medici precari che in questi anni hanno contribuito al funzionamento della sanità siciliana”. Lo chiede la Fials Sicilia in una nota a firma del segretario regionale Sandro Idonea e della vice Agata Consoli.
“La segreteria regionale Fials – scrivono – informa che oggi dovrà essere approvato l’emendamento inserito nel ddl regionale che consentirà la stabilizzazione di quei dirigenti medici, veterinari, amministrativi, professionali e tecnici precari in servizio presso le aziende sanitarie che erano stati esclusi per motivi di assurde interpretazioni restrittive dai benefici del decreto legislativo 75 del 2017. Il provvedimento – spiega la Fials – che è stato sostenuto dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza, dalle commissioni Lavoro e Sanità e dal governo regionale, è stato fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali per assicurare il dovuto riconoscimento del lavoro svolto da molti dirigenti che negli ultimi anni, a seguito delle gravi carenze di organico e del blocco delle procedure concorsuali, hanno consentito il funzionamento della sanità siciliana”.
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