Durante l’emergenza Covid19 erano la finestra sul mondo del servizi di molti italiani, una voce dall’altra parte del telefono che rispondeva al numero 1500 creato per prenotare i vaccini, richiedere informazioni accedere ai servizi sanitari di quella emergenza.
Ora potranno passare dal precariato del settore call center e in particolare in Almaviva alla stabilizzazione nell’amministrazione pubblica. Ma questo dovrà avvenire avvenire attraverso un concorso nel quale verrà loro riconosciuta l’esperienza maturata nell’ambito delle prenotazioni dei servizi sanitari nel periodo Covid19.
E’ la svolta per circa 500 lavoratori di call center ex Almaviva che potranno partecipare, con il riconoscimento di esperienza specifica, ai concorsi delle amministrazioni pubbliche (Regioni e Asp) per l’assunzione degli operatori dei call center Cup, quelli che si occuperanno delle prenotazioni nella sanità pubblica (servizi già esistenti in teoria ma spesso non funzionanti)
L’emendamento Russo al decreto liste d’Attesa
“Per circa 500 lavoratori ex Almaviva già impegnati nel servizio 1500 durante l’emergenza Covid, si apre una concreta opportunità di lavoro: potranno essere assunti negli enti locali” dice Raoul Russo, senatore di Fratelli d’Italia e firmatario dell’emendamento al decreto liste d’attesa.
“Quei lavoratori – aggiunge – riceveranno infatti un riconoscimento della loro pregressa e preziosa esperienza professionale in occasione dei concorsi per il potenziamento dei Cup sanitari delle Regioni. Rivolgo un ringraziamento ai colleghi per il voto unanime con cui è stato approvato l’emendamento e il governo Meloni – conclude – per il parere favorevole a questo provvedimento che potrebbe favorire l’occupazione di tanti lavoratori”.
Il plauso dell’ex vice sindaco di Palermo Carolina Varchi
“Ringrazio i colleghi per la sensibilità nei confronti di questa categoria di lavoratori che merita grande attenzione da parte nostra” commenta Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vice sindaco di Palermo.
“L’emendamento del senatore Raoul Russo – aggiunge – prevede in particolare che l’esperienza maturata lavorando per il servizio 1500 durante l’emergenza Covid19 venga riconosciuta in sede concorsuale per le assunzioni nei Cup sanitari delle Regioni. Una bella iniziativa che riconosce a questi lavoratori la dignità che meritano. Ma questo è un primo passo: non dimentichiamo infatti tanti altri lavoratori Almaviva che vivono una condizione di precarietà estrema alla quale proveremo a porre rimedio – conclude Varchi – in futuri provvedimenti attinenti per materia e sulla base delle competenze maturate”.
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