Ieri le critiche della politica con tanto di richiesta di dimissioni per il sindaco Orlando, oggi le preoccupazioni dei sindacati sulla situazione finanziaria al Comune di Palermo. “Siamo fortemente preoccupati, la nostra città non può permettersi il pre-dissesto e tanto meno un piano di riequilibrio che preveda tagli che non faranno altro che incidere negativamente sul futuro di Palermo e dei suoi giovani, sulla qualità dei servizi, sui cittadini con possibili aumenti delle tasse, che non sono in grado di sostenere”.
Intervengono così il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e per la Uil Palermo Ignazio Baudo sull’avvio dell’iter del pre-dissesto del Comune del capoluogo siciliano.
“Si avvii dialogo con governo nazionale”
I sindacalisti sperano nel dialogo tra il Comune ed il governo nazionale. “Ci auguriamo – spiegano – che si avvii una interlocuzione con il governo nazionale che possa servire a individuare una strada diversa da quella prospettata e come avevamo chiesto ad agosto il varo di un decreto ‘Salva-Palermo’ per sbloccare le risorse su spese sociali e investimenti che il Comune è costretto ad accantonare per le norme legate al Patto di Stabilità”.
Il mese scorso la richiesta di un tavolo per discutere del bilancio
I rappresentanti delle sigle sindacali aggiungono: “Lo scorso mese avevamo inviato al Sindaco e consegnata al presidente del consiglio comunale una lettera denuncia per chiedere un tavolo per discutere del bilancio, del piano di riequilibrio dei conti e della rimodulazione della Tari, della necessaria ripartenza del territorio che, se si procederà a un piano di tagli di certo non potrà avvenire. Attendiamo questo confronto e ci chiediamo come il Comune in queste condizioni sarà in grado di affrontare l’arrivo dei fondi del Recovery e del Pnrr cruciali per il rilancio della nostra economia ormai agonizzante”.
Tema tecnico e tema politico
“C’è un tema reale, che è lo stato dei servizi che non sono del livello adeguato alle esigenze dei cittadini, un tema tecnico legato al continuo ricorso alle anticipazioni della Tesoreria, alla mancata capacità di riscossione delle entrate che di certo non nasce adesso ma che doveva essere affrontato per tempo per evitare questa condizione dei conti comunali, e un tema politico di scontro e battaglie che finora non hanno di certo giovato alla città”, lamentano.
“Si tralascino gli interessi di parte”
Per questo, concludono Cgil Cisl Uil Palermo, “chiediamo che si tralascino gli interessi di parte ponendo al centro quelli della collettività che dovrebbero essere obiettivo di tutta la politica cittadina, e si lavori da qui a dicembre a una soluzione sul versante politico che aiuti le amministrazioni comunali a ridurre la necessità di accantonamento evitando così di incidere sulle sorti delle Partecipate e più in generale sui lavoratori, sui cittadini e quindi sul futuro di Palermo”.
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