Le famiglie povere in Sicilia ormai sono il 41 per cento, e il maggior numero delle pensioni, ben quasi 600 mila, superano di poco gli 800 euro mentre 445 mila poco più di 400 euro. Il 14,5% delle famiglie siciliane è in stato di indigenza assoluta, il 29,5% è in regime di povertà relativa.
Da qui l’ennesimo appello del sindacato dei pensionati, lanciato dal segretario Fnp Cisl Sicilia Alfio Giulio durante i lavori del consiglio regionale, che si è riunito stamani all’NH Hotel a Palermo. “Non possiamo più accontentarci di proclami – spiega Giulio – i pensionati e con loro le famiglie, chiedono interventi urgenti come un welfare qualificato che abbia al centro come obiettivo il miglioramento dei nuclei familiari e degli anziani. In Sicilia stiamo pressando il governo regionale per ottenere politiche sociali e politiche attive del lavoro per i giovani disoccupati, non si può più rinviare. Vediamo questo governo regionale un po’ distratto su questi temi, abbiamo bisogno di fatti concreti”.
Fra i nodi “la rivalutazione delle pensioni che fa parte della nostra piattaforma rivendicativa portata più volte in piazza negli ultimi anni, e soprattutto una legge organica sulla non autosufficienza che affronti tutte le misure in un quadro unico, per non disperdere gli interventi”. “La nostra regione ha il maggior numero di poveri – aggiunge Giulio -, finora la classe politica ha mostrato incapacità e ritardi nella gestione delle poche risorse a disposizione”.
Giulio aggiunge “La Sicilia sta morendo soffocata dalla mancanza di sviluppo e di lavoro per i nostri giovani, la situazione siciliana è aggravata anche dalla carente condizione della sanità pubblica, che comporta, spesso, come dimostrano i dati Istat, la rinuncia da parte degli anziani alle cure di prima necessità”. Presente alla riunione del consiglio regionale, il segretario nazionale Fnp Cisl Gigi Bonfanti.
“Dopo le tante manifestazioni dei pensionati finalmente il governo nazionale – spiega – si è convinto del ruolo centrale dei sindacati nella discussione di politiche sociali e fiscali adeguate al miglioramento della vita dei pensionati del nostro paese. Ci sono tavoli in corso tematici sulla rivalutazione, sul fisco sulla non autosufficienza, entro agosto dovremmo giungere ad una sintesi politica in tempo per attivare provvedimenti concreti nella prossima legge finanziaria. Se cosi non sarà, l’esecutivo già sa che torneremo a protestare e a portare la voce dei tanti pensionati esasperati nelle nostre piazze”.