Il posto auto riservato sotto casa grazie al pass del parente disabile ormai deceduto oppure il pass per la Ztl intestato a persone che ne avevano diritto ma ormai passate a miglior vita. E’ la scoperta fatta dalla polizia municipale di Palermo che ha ritirato numerosi pass ormai intestati a persone morte ma che venivano ancora utilizzati dai parenti.
Il nuovo nucleo dedicato agli “Interventi diretti a tutela dell’utenza debole” della Polizia Municipale, voluto due mesi fa dal comandante Margherita Amato, a seguito di numerose segnalazioni riguardanti presunti casi di abuso nella fruizione di spazi e concessioni in favore dei cittadini diversamente abili, nei giorni scorsi ha provveduto a verificare le segnalazioni inerenti ai posti riservati a portatori di handicap indebitamente occupati: in molti casi i posti H sono stati liberati per la fruizione degli aventi diritto, sono stati ripristinati i segnali stradali divelti o, talvolta, gli stalli sono stati riverniciati per renderli maggiormente visibili.
La polizia municipale ha così dismesso 33 posti riservati non più dovuti, restituendo alla libera fruizione gli spazi, e ritirati 11 contrassegni europei CUDE scaduti, inviati ai competenti uffici comunali per la verifica e l’eventuale rinnovo. Altri 11 contrassegni CUDE, intestati a cittadini defunti, sono stati ritirati e inviati per l’annullamento.
E’ stato, anche, scoperto che 34 autoveicoli, che non potevano essere al servizio di persone diversamente abili, erano registrati nella c.d. “lista bianca”, che consente il libero transito in Ztl: per uno di questi, che dal controllo incrociato delle banche dati è risultato essere molte volte transitato in zona a traffico limitato, nonostante il titolare fosse defunto da anni, dopo aver contabilizzato il danno derivante dal mancato pagamento del pass, si è attivata una procedura per il recupero delle somme evase e per la segnalazione del contravventore all’Autorità Giudiziaria per i reati emersi. “Si proseguirà nelle attività necessarie a garantire il diritto di fruizione delle agevolazioni di legge degli utenti deboli della strada – dice il comandante Margherita Amato – e nella repressione di tutti gli abusi”.