In tempi di piena emergenza coronavirus si inizia già a pensare al futuro ed ai fronti su cui puntare per consentire all’economia di ripartire. Temi che vengono affrontati da “Il Rapporto Sud” del Sole 24 Ore in edicola venerdì 13 marzo.
L’inserto del quotidiano economico è denso di storie colme di positività ed esalta alcune aziende siciliane che sono riuscite a cucirsi, grazie anche agli incentivi economici dello Stato, a ritagliarsi il proprio posto nel marcato non solo regionale ma, in qualche caso anche mondiale.
Sul Sole 24 Ore viene anche sottolineata l’importanza che potrebbe rivestire il settore sanitario privato in Sicilia nella gestione dell’epidemia del coronavirus. Aiop Sicilia, l’associazione che rappresenta gli ospedali privati dell’isola, ha qualche mese fa pubblicato il “Bilancio sociale aggregato” della componente di diritto privato in Sanità. Si tratta di un rapporto dettagliato sull’attività dell’ospedalità privata nell’Isola e sulle sue ricadute economiche, sociali e ambientali.
Dai dati del bilancio sociale 2018, come si legge sul Sole 24 Ore, si evince che in Sicilia i privati si avvalgono di 6.906 unità di forza lavoro, erogano 998 mila prestazioni ambulatoriali l’anno, 185 mila prestazioni ospedaliere in 52 strutture ospedaliere convenzionate. La Sicilia è la quarta regione in Italia. Il presidente regionale Marco Ferlazzo ha fatto sapere di essere già a lavoro per siglare un protocollo d’accordo con la Regione Siciliana per intervenire sia sul fronte delle risorse del personale sia per l’accoglienza dei malati acuti presso gli ospedali privati accreditati. In Sicilia nel privato accreditato ci sono 3919 posti letto per acuti, pari al 27% dei posti totali a disposizione. Sempre nel privato accreditato ci sono 102 posti letto di terapia intensiva pari al 13% totale dei posti di terapia intensiva.
Il “Rapporto Sud” del Sole 24 Ore non si limita solo all’emergenza coronavirus ma mette in risalto una delle aziende più fiorenti della Sicilia che tanto sta facendo anche oltreoceano in questo momento per esportare il nome dell’Isola e per continuare rilanciare uno dei prodotti d’eccellenza del settore agroalimentare siciliano: l’olio. Sul Sole 24 Ore viene raccontata l’azienda “Oleifici Barbera“, guidata da Manfredi Barbera, imprenditore di quarta generazione che ha il merito di avere ripreso e rilanciato l’azienda di famiglia costruendo un modello imprenditoriale fino a qualche anno fa inimmaginabile in Sicilia.
E la speranza di rinascita della Sicilia passa anche da Resto al Sud, il programma di Invitalia che aiuta i giovani imprenditori del Mezzogiorno ad avviare imprese grazie a importanti aiuti economici. Il report del Sole 24 Ore indica che in Sicilia sono 2.509 i progetti già approvati, oltre 41 i milioni investiti e 2.465 i posti di lavoro creati grazie a Resto al Sud. (Dati Sole24Sans Regular 6/6,5). Tra le aziende che hanno beneficiato del programma di incentivi c’è “Le Angeliche” , un ristorante bistrò con annesso showroom di artigianato locale che si trova a Palermo nel
cuore del mercato storico del Capo. Fatto da donne che hanno scelto di rimanere in Sicilia o che sono ritornate dal Nord. Tra le aziende che ce l’hanno fatta anche “Ci.Ma.Lab”, un laboratorio di analisi del vino nato dall’idea di Luigi Ciranni e Salvatore Mangano, due giovani enologi che hanno deciso di scommettere sulla Sicilia. Ci.Ma.Lab è diventato laboratorio di analisi del vino di riferimento della Sicilia orientale.