Positivo al Covid19 ma regolarmente al lavoro in un panificio, gelateria, pasticceria in via Giovanni Battista Sant’Angelo. L’episodio è stato scoperto dai carabinieri della stazione Partanna Mondello di Palermo e dagli agenti della polizia Municipale durante un normale controllo nei luoghi della Movida.
Un altro dei cinque dipendenti dell’esercizio commerciale era, invece, sprovvisto dell’attestato di alimentarista, è stata elevata sanzione pari a 1000 euro.
“Nel corso dell’ispezione – spiegano dal comando di via Dogali – è emerso che uno dei cinque lavoratori dipendenti, presenti nel locale, in realtà era sottoposto a obbligo di quarantena, perché positivo al Covid. Un altro dipendente, invece, era sprovvisto dell’attestato di alimentarista ed è stata elevata una sanzione pari a mille euro”.
Inoltre, come scrivono in una nota i carabinieri e gli agenti della polizia municipale “Durante il controllo il locale era aperto al pubblico con la presenza di numerosi avventori ed erano posti in vendita, prodotti alimentari in evidente cattivo stato di conservazione ed in ambienti in scarse condizioni igienico sanitario, senza tracciabilità e pertanto nocivi per la commestibilità; le derrate alimentari, i rifiuti organici e i rifiuti ingombranti, erano detenuti in assoluta promiscuità e vi erano, altresì, numerosi rifiuti legnosi (persiane dismesse, pedane, resti di cantiere, bobine industriali, resti di mobili), utilizzati per ardere la cottura dei cibi nel forno”.
Il gestore, si apprende, è stato segnalato all’autorità giudiziaria per i reati ravvisabili nelle superiori condotte e, su autorizzazione del pubblico ministero, si è proceduto al sequestro preventivo dei locali di attività e al sequestro probatorio delle attrezzature, e di tutte le derrate alimentari, e sono state elevate sanzioni per 4.000 euro.
Infine, un furgone, utilizzato dal titolare per il trasporto e consegna alimenti al controllo degli agenti e dei militari è risultato sprovvisto di copertura assicurativa e della prescritta registrazione sanitaria.
Il furgone è stato posto sotto sequestro cautelare amministrativo ai fini della confisca, e il gestore è stato sanzionato con verbali rispettivamente di 866 e 3.000 euro.
Complessivamente sono state elevate sanzioni per circa 8mila euro.