Il Porto di Palermo è il simbolo di una città che non si vuole rassegnare. Lo ha detto a Casa Minutella il presidente dell’Asdp della Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti.
Pasqualino Monti a Casa Minutella
Ospite del talk show condotto da Massimo Minutella, Monti ha spiegato quanto è stato fatto per il futuro del porto, indicando in altri due o tre anni il completamento della ristrutturazione complessiva dello scalo palermitano.
Sotto la guida di Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale della Sicilia Occidentale, il porto di Palermo diventerà anche luogo sociale, di scambi culturali, senza rinunciare alla sua vocazione storica di hub commerciale e turistico nel centro del Mediterraneo, con la possibilità di diventare veicolo di promozione delle eccellenze del territorio siciliano.
I numeri del Porto di Palermo
Prima di tutto i numeri, che mai come in questo caso spiegano la portata dell’intervento: 26 mila mq l’area di intervento, 8000 mq per un laghetto urbano, 9 edifici, tra cui un auditorium e un anfiteatro panoramico da 200 posti, un anno e mezzo di lavori. Tra progetti ancora in corso e altri ultimati, l’AdSP ha impegnato e speso un importo di 296,8 milioni di euro. Nel porto di Palermo le somme sono state destinate ai lavori di escavo dei fondali del bacino Crispi 3 e il connesso consolidamento della diga foranea per un valore del progetto di 39 milioni e 300 mila euro; al bacino di carenaggio (39 milioni), al bacino da 150 mila TPL (81 milioni), alla riqualificazione del Molo Trapezoidale (25,5 milioni); alla ristrutturazione dell’esistente Stazione Marittima (18 milioni).
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