Il ponte sullo Stretto non si tocca, e i conti delle opposizioni non tornano. La Lega risponde compatta, e non poteva essere altrimenti, agli attacchi di M5S, Pd e non solo , che in questi giorni battono sempre sullo stesso punto: parte dei soldi per fare l’infrastruttura tanto cara al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini (segretario della Lega) sono stati scippati alla Sicilia. Niente di più falso, secondo il Carroccio.

Le reazioni

“Il Ponte sullo Stretto è un’opera fondamentale per il Paese, non solo per Calabria e Sicilia. Rientra nelle reti transeuropee dei trasporti, permetterà di velocizzare gli spostamenti da e verso l’isola, di ridurre le emissioni. Di fronte a questa evidenza, al valore di questa realizzazione, le polemiche stanno a zero: anche per quanto riguarda i fondi di coesione, ricordiamo che la Sicilia ha a disposizione 6,6 miliardi di euro. 1,3 da destinare proprio al Ponte. Basta falsità sui conti”, dice il deputato calabrese e vicecapogruppo della Lega Domenico Furgiuele, componente della commissione trasporti.

“I siciliani attendono da anni la realizzazione del Ponte sullo Stretto che finalmente, grazie all’impegno concreto del vicepremier e ministro Salvini si farà. A questa infrastruttura importantissima per il nostro territorio e per tutto il Paese sono destinati 1,3 dei 6,6 miliardi di euro di fondi per lo sviluppo e la coesione della Sicilia. Fatti, non parole a cui qualcuno, evidentemente senza contenuti, si attacca disperatamente cercando di fare confusione che fa solo male ai nostri cittadini”, dichiara la deputata siciliana della Lega Valeria Sudano.

Ponte sullo Stretto, come più volte ribadito, è un’opera strategica e fondamentale per lo sviluppo del Meridione, una struttura che siciliani e calabresi in primis attendono da anni. La Sicilia ha 6,6 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), di cui 1,3 miliardi destinati alla realizzazione dell’infrastruttura. Basta, quindi, fake news sui conti e avanti tutta nell’attuazione di un progetto importante per la crescita di tutto il Paese”, dice ancora il senatore siciliano Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega e segretario in commissione Trasporti a Palazzo Madama.

“Penso che su tutte le politiche di coesione il Ponte sullo Stretto abbia la priorità 1, la Sicilia e la Calabria non possono fare a meno di questa infrastruttura strategica per lo sviluppo e la connessione con l’intero Paese. La tombola dei numeri sul Ponte lasciamola alle opposizioni, a coloro i quali negli anni si sanni poposti alla realall’azione del collegamento stabile, facendo perdere centinaia di milioni di euro di stanziamenti precedenti. Con il ministro Matteo Salvini e con questo governo nazionale finalmente si stanno facendo passi avanti e l’opera non è più una chimera. Impegnare 1,3 miliardi di euro nei fondi europei destinati alle regioni Sicilia e Calabria è una scelta necessaria e condivisibile”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.

La protesta di Accorinti: “Il Ponte è una bomba atomica”

Un gesto eclatante per fermare il ponte sullo Stretto. Renato Accorinti, 69 anni, sindaco di Messina dal 2013 al 2018, ha occupato la sede del Partito democratico. L’obiettivo? Incontrare Elly Schlein e Giuseppe Conte e chiedere ai partiti di opposizione di unirsi e di unire i loro uffici legali. Per fermare Matteo Salvini e il “suo” ponte sullo Stretto: “È il momento di unirsi. Oggi più che mai. È il momento che i partiti di opposizione, già schierati contro il ponte, si uniscano, in questa grande battaglia politica, con i loro uffici legali. Perché adesso, davvero, si sta oltrepassando ogni limite. Stanno sganciando una bomba atomica sul Meridione e non possiamo restare fermi. Proprio per questo, oggi, sono qui, a Roma. E ho deciso di occupare la sede del Partito Democratico, per avere una risposta chiara e compatta, senza tatticismi. E non andrò via fino a quando non incontrerò la segretaria del Pd Elly Schlein”.

 L’accordo sul Ten-T: le opere in Sicilia

“Raggiunto ieri a Bruxelles l’accordo politico tra Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue sul regolamento riguardante gli orientamenti dell’UE per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto (TEN-T). Un accordo che per la Sicilia significa la conferma di un progetto di sviluppo, che parte dalla connessione fisica all’Europa, per il tramite del Ponte sullo Stretto, confermato nelle mappe sia per il ferroviario che per lo stradale, ma soprattutto, e ne sono fiera in quanto proponente, la realizzazione delle rete ferroviaria nella parte meridionale dell’isola, oggi inesistente. Insieme alla mia delegazione, infatti, abbiamo inserito nella ‘rete globale’, che va realizzata entro il 2050, l’anello ferroviario che collega Caltanissetta con i porti di Agrigento-Licata- Gela-Pozzallo- Siracusa.

Un risultato storico, ottenuto anche grazie all’impegno del ministro Salvini lato Consiglio, che rende giustizia ad un territorio che era stato escluso dalla proposta iniziale della Commissione europea, e che invece vedrà finanziate queste infrastrutture, inserite di diritto nella mappa dei trasporti dell’Ue. Le linee guida sulla rete TEN-T sono, infatti, uno strumento chiave della politica dei trasporti europea, e garantiranno collegamenti migliori e più veloci per i passeggeri e le merci su rotaia, nonché una migliore integrazione di porti, aeroporti e terminal merci multimodali. Previste anche misure per affrontare il problema della sicurezza stradale da parte degli Stati membri, in modo adeguato alle condizioni locali. In attesa del voto finale da parte di Consiglio e Parlamento, sono lieta di annunciare che queste infrastrutture verranno finanziate e realizzate, grazie ad un emendamento della Lega al Parlamento europeo. Fatti, che sono le migliori risposte che vogliamo dare ai tanti che sanno solo fare propaganda contro”. Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare, componente della commissione Trasporti e Turismo e commissario della Lega Sicilia per Salvini Premier.

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