Scoppia la polemica sui lavori da effettuare al ponte Oreto, a Palermo. Durante la nostra live del 3 gennaio, il capogruppo della Lega Igor Gelarda aveva annunciato l’intenzione di creare una petizione popolare in merito allo stato di degrado vissuto da anni dalla struttura.
L’intenzione dell’esponente del Carroccio era quella di chiedere un’accelerazione sui tempi di esecuzione dei lavori sulla struttura o, comunque, la possibilità di potere eseguire controlli più approfonditi. Questo al fine di potere consentire il passaggio degli autobus su via Oreto, al momento impossibile a causa delle limitazioni imposte ad aprile dall’ordinanza sindacale.
Una richiesta, quella di Igor Gelarda, che ha scatenato alcune reazioni politiche avverse. Fra queste, quella del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Antonino Randazzo. L’ex capogruppo pentastellato è impegnato da diversi mesi nel processo di interlocuzione con Anas, insieme al deputato nazionale Adriano Varrica, al fine di sbloccare l’iter degli interventi.
Un lavoro, quello sul ponte Oreto, che l’esponente grillino tiene a ricordare non solo alla cittadinanza ma anche agli avversari politici. “Diciamolo chiaramente. A Palermo c’e’ chi interpreta la politica come un modo per non trovare soluzioni o percorsi per risolvere i problemi. Ma solo per raccogliere firme per delle petizioni o fare comunicati stampa in cui si ribadisce che fa schifo tutto e non funziona nulla“.
Chiaro il riferimento alla proposta della Lega, a cui Randazzo preferisce azioni più istituzionali. “C’è chi come il MoVimento 5 Stelle lavora facendosi parte attiva e promotore di un percorso concreto con Anas e Provveditorato. Questo per velocizzare i tempi per la progettazione del ponte Oreto e l’avvio dei lavori per la manutenzione straordinaria. Interventi attesi dopo oltre 10 anni di ingiustificabile immobilismo”.
Sarà proprio Anas, infatti, ad occuparsi della creazione e dell’esecuzione del progetto sul ponte Oreto. Interventi per i quali sono state reperite le somme necessarie. Una cifra intorno ai 3,8 milioni di euro, che dovrà servire ai lavori di manutenzione e alla messa in sicurezza della struttura, gravata da anni di mancati interventi.
Una situazione che ha imposto all’Amministrazione Comunale l’emanazione di un’ordinanza sindacale, con la quale venivano applicate regole ferree per la viabilità. Limitazioni chieste a gran voce dal Rup dell’opera Tonino Martelli, il quale aveva palesato tutte le criticità strutturali ancora in essere sul viadotto. Uno dei divieti imposti riguarda il limite di peso consentito ai mezzi in transito, il quale non può superare i 35 quintali. Cifra che, di fatto, impedisce il passaggio dei mezzi pesanti e degli autobus.
Un fatto che il capogruppo della Lega Igor Gelarda aveva sottolineato più volte durante la live condotta sul posto il 3 gennaio. Ciò proponendo, con la collega di partito Maria Pitarresi, di coinvolgere la cittadinanza attraverso una petizione popolare. Documento che nasce per sollevare l’attenzione sulle numerose criticità presenti sul ponte Oreto. Fra queste, Gelarda ricordava anche il malfunzionamento del sistema d’illuminazione. Il tutto in una struttura come quella di via Oreto, gravata anche dal divieto di transito pedonale sui marciapiedi, che costringe i cittadini a “passeggiare” su una striscia dipinta sul ciglio della strada e delimitata soltanto dalla segnaletica orizzontale. Un problema risolto definitivamente in queste ore dopo oltre un anno di attesa.