Il ponte Corleone chiude nuovamente i battenti. A comunicarlo è il Comune di Palermo, attraverso una nota stampa. Saranno infatti eseguiti nuovi test sul viadotto di viale Regione Siciliana, al fine di effettuare le prove di carico sulla carreggiata in direzione Trapani. La chiusura sarà operativa fra le ore 23:00 del 3 gennaio e le ore 5:00 di martedì 4 gennaio.
Test, quelli che effettueranno i tecnici della Icaro Progetti, che seguono a quelli già eseguiti fra la notte del 28 e la mattinata dal 29 dicembre sul lato in direzione Catania. Controlli concordati nella riunione del 22 dicembre scorso con i tecnidi Anas e con il commissario per il progetti di raddoppio dell’opera Matteo Castiglioni.
La situazione sul ponte Corleone
Si prevedono così nuovi disagi per automobilisti e camionisti, già costretti a sopportare le conseguenze delle nuove limitazioni imposte sulla carreggiata in direzione Catania. Regole restrittive che verranno estese anche all’altro lato. Ciò in virtù di quanto stabilito dalla relazione dei tecnici della Icaro Progetti, che ha palesato la necessità di ridurre il carico sul ponte Corleone. Ciò, almeno, fino all’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza e dell’edificazione del raddoppio del viadotto.
Opere sulle quali la politica è risultata in ritardo. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. La struttura rischia di diventare una vera e propria barriera architettonica. Ciò causando code di traffico che, nel periodo prenatalizio, hanno costretto gli automobilisti palermitani ad attendere anche tre ore per potere attraversare viale Regione Siciliana.
La paura degli operatori economici
Fra i più preoccupati dei disagi vissuti dal capoluogo siciliano, vi sono certamente gli operatori economici del quartiere Villagrazia. Lavoratori e proprietari che, più di altri, rischiano di pagare il conto della situazione critica relativa alla viabilità del ponte Corleone. Patemi d’animo evidenziati, ai nostri microfoni, dagli stessi imprenditori.
“Abbiamo avuto un crollo del fatturato del 20-30%. I clienti hanno manifestato grosse difficoltà nel raggiungarci. Ci hanno chiesto servizi a domicilio ma, a nostra volta, siamo rimasti impantanati nel traffico. Abbiamo difficoltà enormi nel trasferire le merci. Siamo allo stremo. Rischiamo di mettere in cassa integrazione qualcuno”.
Le attuali regole
La relazione preliminare della Icaro Progetti ha difatti richiesto un incremento delle misure restrittive da applicare sul viadotto. Fra queste, quelle del divieto di transito sulle bretelle laterali e un deciso restringimento di carreggiata da imporre già 250 metri prima del ponte Corleone. Elementi contenuti tutti all’interno dell’ultima ordinanza sindacale emesssa dall’Ufficio Mobilità.
Ciò insieme all’innalzamento del limite di velocità a 60 km/h, per velocizzare il transito e per limitare il tempo di percorrenza dei mezzi pesanti. Fatto però che non trova riscontro nella realtà. Questo soprattutto alla luce del traffico che si innesta in zona. Tanti i guidatori che sfruttano la corsia esterna per potere schivare la coda ed immettersi direttamente sul ponte. Il tutto sta già avvenendo durante un periodo festivo, ovvero senza l’afflusso di auto e moto derivanti dalla riapertura delle scuole. Una situazione che fa pensare ad un futuro ancora più caotico.
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