A settembre i primi progetti diventano operativi

Polo Unico per l’Innovazione a Palermo, si punta al Contratto di rete

E’ tutto pronto per dare il via al Polo Unico per l’Innovazione di Palermo. Il progetto potrebbe vedere la luce già ai primi di settembre. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, il Polo Unico deve diventare un ecosistema capace di mettere in rete i principali operatori del mondo dell’innovazione, in partenariato con il mondo pubblico.

Polo Unico, si punta al Contratto di Rete

Per raggiungere questo obiettivo, aprendo alla collaborazione tra mondo pubblico e privato, l’amministrazione comunale potrebbe avviare il percorso giuridico del “Contratto di rete”. Attraverso una “call” aperta a chi opera nel settore dell’Innovazione, si potrebbero infatti creare connessioni costanti e sinergie per mettere a sistema tutte le expertise degli operatori del settore che vogliano aderire alla progettualità.

Il Polo Unico avrà come luogo fisico ed operativo lo Spazio Tre Navate dei Cantieri Culturali alla Zisa, un sito che già nel recente passato è stato “destinato” a sostenere e promuovere l’innovazione e il mondo delle Start up.

Il Polo Unico potrebbe diventare una sorta di cabina di regia dei tanti progetti su cui il Comune di Palermo ha puntato.  Serviranno investimenti consistenti. Alcune risorse arriveranno dal Bando Connessioni. Il Comune di Palermo ha partecipato  alla call dell’assessorato alle attività produttive della Regione siciliana attraverso Sispi, il suo braccio tecnologico e digitale. Il progetto comunale ha avuto il segnale verde dal dipartimento regionale delle Attività produttive. “Con le risorse provenienti da quel bando – ricorda Ferrandelli – procederemo all’infrastrutturazione dei nostri Hub per l’innovazione. Palermo può fare tanto nel settore dell’Innovazione e per fortuna abbiamo anche le occasioni economiche che ci possono aiutare per fare le cose per bene. Alla città sono state destinate con il PNRR delle risorse cospicue”.

Per comprendere lo sforzo compiuto dall’amministrazione comunale in materia di innovazione, proviamo a fare ordine tra i tanti progetti che stanno passando alla fase operativa

Lo Sportello Reti con Invitalia

“Alla fine dell’estate – spiega l’assessore all’Innovazione del Comune di Palermo, Fabrizio Ferrandelli – ai Cantieri culturali della Zisa, nello spazio 2 – lo Sportello Reti che realizziamo con Invitalia. E’ una struttura che serve ad offrire consulenza ed assistenza ai giovani che hanno in mente di lanciare le loro imprese. E’ un progetto che mira ad estendersi oltre il territorio comunale e diventare una sorta di catalizzatore per tutti gli innovatori che hanno voglia di confrontarsi col mercato e vivono oltre la cintura comunale, in quell’area importante e strategica che è la vasta area metropolitana”.

Sempre ai Cantieri culturali – ricorda Ferrandelli – riparte il progetto “Bravo Innovation Hub”, il contest che ha per obiettivo mettere a confronto le start up con il mondo dei fondi di investimento.

Genio Mediterraneo, l’asse tra Palermo e Milano

Le azioni messe in campo dal Comune di Palermo non si fermano qui. Snodo fondamentale della strategia dell’Innovazione è il dialogo avviato con il Comune di Milano. Di questa alleanza ne ha parlato per primo il giornalista palermitano Antonio Calabrò. L’asse Palermo Milano si concretizzerà a novembre con il “Genio Mediterraneo”. Non sarà soltanto un Forum, bensì un momento di confronto tra mondo dell’Università e delle imprese, innovatori e amministratori pubblici, nel segno di quella “ibridazione culturale” evocata dal primo cittadino di Palermo, Roberto Lagalla che consiste nell’allineare “la cultura mitteleuropea che Milano esprime al miglior livello possibile, con quella caratteristica che Palermo custodisce: essere il punto di connessione tra cultura europea e mediterranea”

Dieci milioni per gli Ex Depositi Tirrenia

Altro tassello di questa strategia è la bandierina piazzata sul waterfront cittadino, con l’acquisizione da parte dell’amministrazione comunale degli Ex Depositi Tirrenia. Anchè lì sorgerà un Hub per l’Innovazione.  Per acquisire e ripristinare i Docks 7 del Porto di Palermo, l’amministrazione ha intenzione di investire complessivamente una decina di milioni di euro.

L’obiettivo politico e strategico, in fondo, è tutto nel cambio di paradigma:  cambiare il volto di Palermo con interventi che migliorino la qualità della vita dei cittadini ma si rivolgano soprattutto alle nuove generazioni, per creare delle condizioni di crescita economica moderna, competitiva e sostenibile.

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