- Tappi per acqua minerale, azienda Brescia apre a Termini Imerese: è uno degli 8 progetti avviati.
- Polo Meccatronica per area industriale, 90 milioni e 250 nuovi posti di lavoro.
- Alle 31 aziende fondatrici – tra cui 12 startup – in appena cinque mesi si sono aggiunte altre 19 società: al momento la ‘Rete’ conta su 50 imprese.
Un nuovo mercato in Sicilia per rifornire di tappi le cinque aziende dell’Isola che imbottigliano acqua minerale e che al momento sono costrette a comprare al Nord Italia con elevati costi di trasporto e impatto ambientale notevole: il nuovo impianto di produzione nascerà a Termini Imerese, all’interno del Polo Meccatronica Valley, nella struttura concessa da Invitalia. A realizzarlo le aziende bresciane Plastica Nuova, Samar e Toyo Europe che installeranno tre linee di produzione in due laboratori del Polo per una produzione iniziale di 180 milioni di tappi all’anno. Un investimento di 8,5 milioni di euro destinato ad aumentare nel giro di poco tempo, le cinque aziende siciliane infatti assorbono circa 500 milioni di pezzi al mese. Nello stabilimento si produrranno anche manopole plastic green autosanificanti per gli scooter e contenitori riciclabili per i birrifici.
8 progetti al Polo Meccatronica
Si tratta di uno degli 8 progetti presentati stamani dal Polo Meccatronica Valley nel corso di una riunione tecnica con i dirigenti dell’assessorato regionale alle Attività produttive: un portafoglio-progetti di oltre 90 milioni di euro che consentirà di realizzare nell’area industriale di Termini Imerese un maxi-hub dell’industria 4.0 seguendo le direttrici del Next Generation Eu, con investimenti nella digitalizzazione, nella cyber-security, nell’economia circolare, nelle energie rinnovabili, nell’intermodalità, nella ricerca, nella telemedicina, nell’efficienza energetica, nella mobilità sostenibile.
A governare il piano di resilienza e di sviluppo è il Polo Meccatronica Valley che opera attraverso l’Incubatore d’impresa di Invitalia, l’Agenzia governativa controllata dal ministero dell’Economia, che lo scorso giugno ha affidato la gestione della struttura alla ‘Rete d’impresa’ costituita dal Distretto Meccatronica della Sicilia.
50 azienda coinvolte
Alle 31 aziende fondatrici – tra cui 12 startup – in appena cinque mesi si sono aggiunte altre 19 società: al momento la ‘Rete’ conta su 50 imprese. Tra le 50 aziende coinvolte che creeranno 250 posti di lavoro, ci sono società della Lombardia, del Piemonte, della Campania, del Lazio ma anche gruppi internazionali, come la svizzera Swissbinn e la multinazionale Bauwerk group con sedi in Lituania, Croazia e Svizzera, che sono partner della Bioinagro di Licata (Ag) nel progetto per la creazione di una piattaforma logistica e tecnologica di ricerca industriale per la trasformazione delle pale di fico d’india per la bio-edilizia (7,1 mln di investimenti).
“Il Polo Meccatronica – ha detto il presidente Antonello Mineo – è propulsore di raggruppamenti di imprese Nord-Sud e proposte progettuali in grado di coinvolgere territori, imprese, enti e istituzioni affinché la Sicilia sia protagonista nello sviluppo del PNRR”.
Il dettaglio dei 250 nuovi posti di lavoro
Le aziende Raybotics, Dell’Ort e Reinova produrranno lo scooter elettrico E-taly con design Giugiaro (9 mln, 30 posti lavoro); Geos Enterprise Srl e Legal Riskipedia Srl realizzeranno una piattaforma di monitoraggio ambientale del territorio con droni idrovolanti multi-ruolo con capacità di operare sia in acqua che in volo (20 mln; 100 posti); Aw Rail creerà uno stabilimento per la manutenzione di treni turistici per offrire un nuovo servizio in Sicilia ai viaggiatori (13,7 milioni di euro, 30 posti); Nabacom, Cremete, Delisa Software, Mediaclinics e Orobix costruiranno una piattaforma tecnologica per gestire, aggregare e interpretare i Big data (25 mln, 50 posti); Digitform, Brand Zero, Motionitalia e Comftech svilupperanno una infrastruttura hardware e software per il monitoraggio e la sicurezza dei lavoratori che effettuano attività in solitario e per le persone anziane in assistenza domiciliare remota (8 mln, 10 posti); Systemia, Enel X, Banca Popolare di Ragusa e Consorzio Italiapuntozero definiranno una comunità energetica con le aziende della zona industriale di Termini Imerese.
Stamani la presentazione
Il Polo Meccatronica ha presentato il portafoglio progetti stamani in conferenza stampa nella sede dell’assessorato regionale alle Attività Produttive, alla presenza dell’assessore regionale Mimmo Turano, del direttore generale del Dipartimento Carmelo Frittitta e degli imprenditori, alcuni giunti dal Continente proprio per illustrare i progetti e spiegare le ragioni della scelta di Termini Imerese.
“Il giorno della cerimonia della consegna chiavi del Polo abbiamo dichiarato quale fosse la nostra mission: avviare l’Act Tank di Termini Imerese, sostenendo le azioni territoriali e favorendo l’insediamento di nuove imprese siciliane, nazionali e internazionali – ha affermato il presidente del Polo Meccatronica Valley, Antonello Mineo – Abbiamo dichiarato quali fossero le linee programmatiche: sviluppo di progetti che ricalcano le direttrici del Piano nazionale di rilancio e resilienza (PNRR) quindi l’e-mobility, smart grid, fonti rinnovabili, high tech, manifattura avanzata digitale. Da luglio ad oggi abbiamo lavorato incessantemente, le aziende aderenti sono diventate 50, tra cui start up innovative e aziende del Nord che si sono organizzate in filiere lunghe Nord-Sud per lo sviluppo di un portafoglio progetti per oltre 90 mln di euro e la creazione di circa 250 posti di lavoro”.
Uil, c’è futuro per lavoratori ex Fiat?
“I lavoratori di Termini Imerese, alla vigilia della riunione di domani pomeriggio al Mise sono, ancora una volta, in attesa di capire se ci sarà un futuro lavorativo. Il Consorzio Meccatronica ha annunciato, infatti, una serie di iniziative industriali da allocare nell’area di Termini Imerese”. Lo dice Enzo Comella, segretario della Uil Palermo.
“Vogliamo entrare nel merito specifico delle varie proposte, convinti che quelle valide debbano essere sostenute e avviate il prima possibile. Purtroppo in passato progetti che si facevano carico di tutto il bacino si sono rilevati delle illusioni, se non peggio. Partiamo, pure, da iniziative che danno risposte parziali ma con l’obiettivo di arrivare gradualmente a inserirne il più possibile. Nell’attesa rimane il problema di tutelare i 700 tra lavoratori ex Fiat e Indotto, che non possono rimanere licenziati e senza ammortizzatori. Per questo ci auspichiamo che partano le nuove iniziative, ma chiediamo al Mise garanzie” conclude.
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