Nuova notte di controlli al Borgo Vecchio a Palermo da parte della polizia di Stato dopo il pestaggio da parte di una quarantina di persone ad un poliziotto che aveva bloccato un ladro.
Per tutta la notte il quartiere è stato cinto d’assedio e sono scattate perquisizioni e verifiche sulle attività commerciali e sui locali. Intanto proseguono a ritmo serrato le indagini per risalire agli aggressori dell’agente ricoverato in ospedale in gravi condizioni e con una prognosi di 40 giorni. I poliziotti stanno passando al setaccio tutte le immagini che hanno ripreso l’aggressione per risalire agli autori del pestaggio.
Diverse sanzione e nuovi controlli a Borgo Vecchio da parte della polizia dopo l’aggressione violenta ad un agente di polizia. Durante le perquisizioni per strada è stata trovata una moto Gs appena rubata e subito restituita al legittimo proprietario. Anche multe agli esercenti. Una panineria è stata multata con 2 mila euro per occupazione del suolo pubblico.
Gli agenti hanno trovato sedie e tavolini sulla sede stradale. Ad un altro esercente sono state contestate l’occupazione del suolo pubblico e altre irregolarità per un totale di 4 mila euro. Complessivamente, nella sola giornata di ieri, a conclusione dei servizi, sono state controllate 172 persone di cui 69 con precedenti penali e 10 sottoposte a misure varie, 2 sono state denunciate penalmente, 73 veicoli controllati, elevate 18 sanzioni al codice della strada, 3 sequestri amministrativi.
Il valore delle contestazioni amministrative d’illecito è di 6996 euro. I controlli proseguiranno senza soluzione di continuità.
Gli agenti di polizia del commissariato “Oreto Stazione” e “Libertà” insieme ad agenti della polizia municipale e dell’Asp, hanno effettuato posti di controllo, perquisizioni, riscontri domiciliari su pregiudicati, servizi antidroga, anche con dei cani antidroga e controlli sugli esercizi commerciali.
Il titolare di un pub nella piazza centrale del Borgo è stato sanzionato per occupazione abusiva del suolo pubblico con una sanzione in denaro alla quale si aggiungerà presumibilmente la chiusura dell’attività per 5 giorni.
A un’enoteca sono state elevate sanzioni per 8000 mila euro con la chiusura e il sequestro dell’attività. Complessivamente sono state controllate 179 persone di cui 15 sottoposte a misura, una è stata deferita penalmente, 84 veicoli controllati di cui 66 con precedenti penali, 15 sanzioni al codice della strada e 3 sequestri amministrativi.
“La segreteria provinciale del Sap di Palermo, esprime piena solidarietà e vicinanza al poliziotto dell’ufficio prevenzione generale della questura di Palermo violentemente aggredito da oltre 30 persone durante un’attività di controllo avvenuta all’interno dello storico quartiere di Borgo Vecchio”.
“Da troppo tempo ci stiamo ‘abituando’ ad episodi del genere, poiché le cronache quasi quotidianamente ci rappresentano analoghe situazioni che avvengono in tutto il territorio nazionale. Il Sap da sempre in prima linea nella tutela delle donne e gli uomini della Polizia di Stato, ritiene che il tempo del buonismo e dell’impunibilità sia giunto alla fine, non è più possibile tollerare tali episodi”.
Lo dicono i sindacalisti del Sap che sollecitano “un segnale forte da parte della questura di Palermo, che preveda un maggiore dispiego di personale in attività di controllo del territorio al fine di dare un segnale a tutti i cittadini onesti che lo Stato è presente e che la nostra bellissima città non è in mano a bande di delinquenti”.
“Le aggressioni alle forze dell’ordine, in particolare – prosegue la nota sindacale -, sono meritevoli di particolare attenzione da parte del governo nazionale, perché chi rappresenta lo Stato, e lo fa stando in prima linea, non può essere abbandonato al suo destino, ma va tutelato sotto ogni aspetto, anche aumentando l’entità sanzionatoria e garantendo la certezza della pena. Questo ennesimo episodio di violenza è figlio della carenza di organico nell’intera provincia di Palermo che da tempo denunciamo. Con gli attuali numeri, infatti, diventa impossibile garantire i servizi primari di controllo del territorio e di tutela dell’ordine pubblico, a discapito della sicurezza dei cittadini. Un augurio speciale va al collega ferito, nella speranza di una rapida guarigione”.
“Per evitare l’arresto di un giovane, a Palermo, il capo pattuglia di una volante della Polizia è stato aggredito da una folla di persone riportando lesioni guaribili in 40 giorni. Il collega che ha subito l’aggressione ha riportato la fuoriuscita della spalla sinistra, un forte trauma cervicale e numerose contusioni su tutto il corpo” così spiega in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Dopo essere stato accerchiato da circa 40 persone ed essere stato letteralmente incastrato tra un furgone e il muro, il poliziotto è stato picchiato, colpito ripetutamente al viso, allo stomaco e alle braccia. Tuttavia, nonostante la situazione, ha continuato a tenere per il cappuccio della felpa il giovane appena fermato; ha desistito solo quando si è reso conto che la folla stava tentando di sottrargli la pistola d’ordinanza” ha aggiunto. “Episodi di questo tipo, all’ordine del giorno in alcune realtà periferiche delle grandi città, dovrebbero far riflettere: è troppo facile gettare fango sulla Polizia.” ha concluso.
Ancora un momento di sfida alle forze di Polizia in un quartiere, Borgo vecchio, già teatro di altre aggressioni avvenute in passato nei confronti delle forze di Polizia. A farne le spese un operatore dell’Ufficio Prevenzione Generale che ha semplicemente svolto la sua funzione di operatore della sicurezza, ma che non ha potuto portare a temine la sua funzione perché accerchiato da una trentina di persone che dopo averlo incastrato tra un furgone e il muro e pestato con calci e pugni al viso, allo stomaco e alla braccia, ha dovuto lasciare il fermato intuendo che volevano togliergli l’arma.
Al collega che ha subito la fuoriuscita della spalla sinistra, un forte trauma cervicale e varie contusioni su tutto il corpo, esprimiamo tutta la nostra vicinanza augurandogli una pronta guarigione. Condanniamo con forza quanto accaduto, ma non possiamo non condividere le preoccupazioni che provengono dalla categoria rispetto alle carenze di organico, in particolare nei settori operativi che spesso fanno fatica a garantire un capillare controllo del territorio. Situazione, purtroppo, destinata a peggiorare con i pensionamenti previsti nel prossimo biennio. Le Istituzioni devono garantire con fatti concreti più uomini e più mezzi per contrastare efficacemente una criminalità che è sempre più insidiosa.