Rubano le biciclette del bike sharing dell’Amat e della cooperativa che opera all’interno del “Parco Uditore” ma la polizia le ritrova.
Sono quattro le biciclette rinvenute in due distinti episodi da parte della Polizia di Palermo durante i servizi di controllo del territorio.
Nel primo caso, i poliziotti in servizio presso il Commissariato “Oreto Stazione”, transitando in piazza Marina, sono stati avvicinati da un dipendente di un noto centro commerciale cittadino, che li ha invitati ad entrare all’interno del negozio per mostrare una bicicletta appartenente alla “flotta” bike-sharing, che qualcuno, nottetempo, aveva lasciato incustodita all’interno del parcheggio del supermarket.
Gli agenti dopo aver accertato che si trattasse di un mezzo di proprietà dell’Amat, hanno contattato i gestori per verificarne il furto e provvedere alla restituzione, salvo poi ricevere una segnalazione da parte della Centrale Operativa che indicava la richiesta di intervento da parte di un manutentore del bike-sharing in via Cala.
I poliziotti giunti sul posto hanno contattato il richiedente che ha mostrato due biciclette, identiche a quella rinvenuta precedentemente, dichiarando di averle “ripescate” in acqua sotto il pontile del porticciolo turistico.
Le tre biciclette sono state controllate, ed effettivamente presentavano tutte il mozzo, sul quale è istallato il dispositivo GPS, rotto. Dopo gli accertamenti le tre biciclette sono state riconsegnate.
Nel secondo episodio, personale che lavora presso il Parco Uditore ha raccontato ai Poliziotti di Quartiere dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, di aver subito, alcuni giorni prima, il furto di una bicicletta della cooperativa che opera nel parco.
Gli agenti, dopo aver visionato alcuni filmati di video sorveglianza, sono riusciti a vedere l’autore del furto e contestualmente a riconoscerlo in un soggetto che in quel momento si trovava proprio all’interno del parco, tra l’altro vestito con gli stessi abiti che indossava il giorno del furto.
L’uomo è stato identificato e incalzato dalle domande dei poliziotti ha ammesso le proprie colpe, restituendo il maltolto ed è stato denunciato per furto aggravato.
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