Sdoganare gli (eventuali) pregiudizi sulla cooperazione tra politica e magistratura è la mission del docufilm “Politica e Magistratura”. Una narrazione autentica, priva di qualsiasi finanziamento; il film, uscito lo scorso 25 novembre, si propone di analizzare in modo oggettivo e senza fini propagandistici le dinamiche che legano il sistema giudiziario alla politica. Scritto a due mani, dal regista Francesco Millonzi e da Nunzio Sarpietro, presidente dei Gip di Catania, la pellicola è attualmente trasmessa da oltre 100 emittenti televisive italiane.
La politicizzazione della magistratura è un argomento molto discusso che suscita preoccupazione tra i cittadini. Il film raccoglie le voci di figure rispettate nel panorama giuridico e politico italiano, tra cui il senatore Maurizio Gasparri, il professore Massimo Cacciari, l’europarlamentare ed ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il procuratore Nicola Gratteri ma anche Antonio Balsamo sostituto procuratore della Corte di Cassazione, Graziella Luparello Gip presso il tribunale di Caltanissetta e altri attori: ognuno porta una prospettiva sulla questione, contribuendo ad un dibattito per comprendere le sfide della giustizia in Italia.
Un progetto ambizioso, realizzato anche grazie al contributo di Lea Bilello e dell’aiuto del regista Fabrizio D’Amico, “Politica e Magistratura” è un invito alla riflessione sul tema della democrazia e dello stato di diritto.
Un percorso verso l’indipendenza che parte dal 1848 con lo Statuto Albertino arrivando fino alla Carta Repubblicana nel 1948, dopo esattamente 100 anni. Tramite le testimonianze di qualificati esperti del settore, la pellicola attraversa le fasi di reclutamento di giudici, la loro formazione, le capacità professionali che li pongono a non subire condizionamenti, onde non compromettere il principio basilare della indipendenza e dalla imparzialità di giudizio.