“E’ un piccolo prezzo da pagare a fronte di una grande opportunità“: queste le parole pronunciate questa mattina dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla, in merito all’organizzazione del Villaggio agroalimentare di Coldiretti che si svolgerà, dal 2 al 4 dicembre, in piazza Castelnuovo, a Palermo. Proprio in questi giorni, sono partite le operazioni di montaggio degli stand. Opere necessarie allo svolgimento dell’evento, ma che stanno creando diversi disagi ai residenti e alle attività commerciali della zona. Manifestazione presentata questa mattina in una conferenza stampa tenuta nella Sala Consiliare di Palazzo delle Aquile. Presente, oltre al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, anche il presidente regionale di Coldiretti Francesco Ferrero.
Lagalla difende la location della Fiera: “Gioco vale la candela”
L’evento si pone l’obiettivo di far conoscere il lavoro degli agricoltori e del frontiere dell’innovazione tecnologica per un settore centrale per l’economia siciliana. A corollario dell’evento, vi saranno esponenti istituzionali, rappresentanti della società civile ed esperti. All’interno degli stand, sarà inoltre possibile degustare alcune specialità agroalimentari siciliane nonchè sostenere l’iniziativa “Spesa Sospesa”, programma di solidarietà per donare prodotti agroalimentari alle famiglie bisognose.
“Dopo Milano, Palermo ospita ed accoglie il villaggio di Coldiretti – ha commentato il sindaco Roberto Lagalla -. Si tratta di un’iniziativa nazionale di particolare rilevanza legata non solo alla natura di chi propone quest’attività, ovvero Coldiretti, ma impatta su temi di straordinaria attualità quali quelli della qualità e della sicurezza della catena alimentare. Credo che sia importante sensibilizzare la popolazione su questo tema. Qualcuno ha lamentato l’impatto sul centro storico di questa esposizione. E’ chiaro che il tema è centrale e va portato al centro della città, in un periodo quale quello natalizio nel quale l’arrivo di tanti operatori non faranno altro che arrecare un vantaggio di presenze ed economico alla nostra città. Comprendo qualche piccolo e transitorio sacrificio, ma questo è il piccolo prezzo che si paga a fronte di un’opportunità importante“.
Coldiretti: “Non abbiamo cosa più bella della storia”
L’evento comprenderà anche alcune attività organizzate nelle varie Circoscrizioni. Una manifestazione che trova quindi il centro nel cuore della città ma che si svilupperà anche in direzione delle periferie e dei quartieri popolari del capoluogo siciliano. Una scelta, quella logistica di piazza Castelnuovo, difesa a spada tratta dal presidente regionale di Coldiretti Francesco Ferreri. “Il villaggio di Coldiretti è una grandissima opportunità. Ovviamente l’agroalimentare e l’agricoltura siciliana è strettamente collegata al nostro polo turistico. Esportando in tanti paesi del mondo, abbiamo la possibilità di accoglierli nella nostra Palermo, per fargli vedere anche le bellezze architettoniche che hanno alimentato un’economia che ha una base agroalimentare.
Un connubio, fra cibo e cultura, alla base della scelta della location. “In termini di bellezza, non abbiamo cosa più bella di ciò che ci ha lasciato la storia. E non dobbiamo mai dimenticare la storia della nostra Regione. Tremila anni di storia con diverse dominazioni che sono venute a produrre cibo. Quest’economia ha permesso grandi monumenti, grandi posti raccontati in tutto il mondo e che diventano un valore per il territorio e per esportare i nostri prodotti”.
A domanda specifica, sulla mancanza di un polo fieristico vero e proprio e sulla possibilità di poterlo sfruttare in futuro per eventi simili, Ferreri continua a sostenere la bontà di una location più centrale, anche in ottica futura. “Spero che Coldiretti abbia la possibilità di fare, nei prossimi anni, di fare un altro villaggio in Sicilia. Anche perchè, in progetto abbiamo di farne altri 20 in tutte le città più belle d’Italia, in particolare nei salotti delle stesse città“.
Critiche di residenti ed attività commerciali
Come ogni grande evento che si rispetti che coinvolga piazze o beni di pubblico interesse, non sono mancate le critiche, piovute a pioggia sui social. Se lo scorso anno bersaglio delle frecciate fu la ruota panoramica di Aperol, quest’anno ad essere finito nel mirino di alcuni cittadini arrabbiati è proprio il villaggio di Coldiretti. Un’opera di allestimento che ha previsto anche delle modifiche alla viabilità pedonale, poco gradite all’utenza. “Durante il montaggio la gente era costretta a camminare per strada in mezzo le auto – fa notare Stefano Vezzana – perché hanno messo le transenne. E’ una cosa fuori da ogni logica”.
“Non solo hanno riempito tutta la piazza – commenta Francesco Ferraccini -, costringendo i pedoni a fare giri lunghissimi per l’attraversamento, ma non contenti, hanno anche mortificato il primo tratto di via Ruggiero Settimo, occupando quasi per intero la sede stradale. Qualcuno ha scritto che è una delle poche iniziative interessanti nella nostra città. Quindi non dovremmo lamentarci. Io non so quale sia l’iniziativa, e cosa ha d’interessante. Promuovere quello che noi palermitani già conosciamo. E poi leggo che il progetto è firmato da due tra i maggiori architetti italiani. Credo che siano stati un po’ superficiali nella scelta del sito, visto la mole ed il peso che questa tendopoli comporta sulla piazza e la strada annessa”.
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