Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha inaugurato questa mattina l’area emergenza del Policlinico Giaccone di Palermo. “Abbiamo sbloccato l’opera, ci volevano capacità e volontà”, ha detto il governatore siciliano durante l’inaugurazione nel corso della quale si è anche soffermato sullo stato della sanità siciliana e sul rinnovo dei contratti dei precari Covid.
“Sono venuto qui tre mesi fa, non avevo ancora assessori, per un sopralluogo e avevo riscontrato anomalie procedurali e di tempismo – ha detto Schifani – non c’era alcun coordinamento effettivo anche perché abbiamo scoperto che i sub appaltatori non erano pagati dagli appaltatori. Abbiamo dato l’indirizzo a Salvatore Iacolino, che abbiamo nominato giorni dopo come commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, di pagare
direttamente i sub appaltatori e abbiamo finalmente sbloccato tutto. Ci voleva poco: volontà e capacità”.
Renato Schifani, a margine dell’inaugurazione della nuova area di emergenza del Policlinico di Palermo, ha anche commentato lo sciopero dei laboratori convenzionati organizzato nei giorni scorsi e la risposta delle strutture pubbliche per arginare i disagi dei cittadini. “Stiamo lavorando al confronto con i laboratori d’analisi. Io sono comunque perché si rafforzi l’assistenza pubblica anche nel mondo delle analisi. Sono un liberale e credo nel privato, ma non posiamo assistere a un 70% di attività che viene svolta dal privato, non dico sia un monopolio. Il pubblico si deve attrezzare e migliorare anche perché durante la famosa serrata dei laboratori di analisi, il sistema pubblico ha dato risposte importanti”.
Renato Schifani, ha risposto ai cronisti sui precari Covid. “La visione di questo governo, data la cronica assenza di sanitari e para sanitari, è quella di utilizzare queste figure nell’ambito dei vuoti di organico e nell’ambito della sospensione dei concorsi in essere per privilegiare chi ha già lavorato e svolge una funzione della quale la Regione ha bisogno. Sul campo degli amministrativi il problema è un po’ diverso perché sono stati assunti per una funzione che oggi non c’è più sostanzialmente. Ho voluto io a fine dicembre, assieme all’assessore Volo, una proroga di due mesi per verificare le possibilità di inserimento. Ci confronteremo con l’assessore se queste possibilità di inserimento si sono maturate oppure no”.