Rischio incendi, operatori dei vigili del fuoco insufficienti e numero ridotto di mezzi adeguati all’espletamento di interventi immediati. E’ questa la grave condizione denunciata da Giovanni Saccone, ex vigile del fuoco che ha messo in luce lo stato precario in cui versa il corpo dei vigili del fuoco in Sicilia.

“Il problema è di natura nazionale – afferma Saccone – sia per gli organici insufficienti che per il parco mezzi vetusto”. La mancanza di persone e di mezzi adeguati si traduce in un soccorso meno immediato per la popolazione quindi sull’efficacia degli interventi. “Avendo il personale – spiega – si potrebbe effettuare più formazione, permettere i passaggi di qualifica e non mortificare gli operatori che dopo anni sono ancora allo stato iniziale”.

La denuncia

Saccone lancia un grido d’allarme sulla situazione del corpo dei vigili del fuoco in Sicilia, denunciando un sistema che, a suo dire, è in preda a promesse elettorali e non riesce a garantire un servizio efficiente e sicuro per i cittadini.

La critica dell’ex operatore è rivolta anche alla gestione delle risorse umane. “L’amministrazione non riesce a comprendere che un organico già carente non può essere ulteriormente ridotto nel momento di maggiore bisogno” – evidenzia Giovanni Saccone -. La sottrazione di unità al servizio operativo per svolgere corsi di formazione durante il periodo estivo, momento di maggiore intensità di lavoro, viene definita da Saccone come un “gravissimo errore”.

Emergenza boschiva

Assodato dunque il ridotto numero di operatori e mezzi che non permettono un adeguato sostegno alla popolazione, la segnalazione di Saccone pone l’attenzione anche sull’s.o.s riguardo gli incendi boschivi. L’uomo, denuncia l’errata percezione che il grosso carico di lavoro sia legato solo agli incendi, chiarendo quindi che i vigili del fuoco sono chiamati a intervenire per incidenti stradali, allagamenti e altri eventi imprevedibili.

“E’ triste dover abbandonare un incendio per soccorrere persone incastrate in un incidente – sostiene l’ex collega – nessuno sa cosa vuol dire abbandonare un incendio con 40° e soccorrere persone incastrate a causa di un incidente stradale e in un’abitazione”.

Vertenza Sicilia

A causa del ripetuto disagio riscontrato dai vigili del fuoco, la vertenza Sicilia ha evidenziato la mancanza di personale e di sedi adeguate in diverse zone: i vigli del fuoco di Brancaccio devono controllare oltre la zona orientale del capoluogo anche Villabate, Ficarazzi e Bagheria. Sono anni che si cerca di aprire un importante e strategico distaccamento a Bagheria.

“La gente è stanca di promesse – ha dichiarato Saccone – la Regione o lo Stato devono assumersi la responsabilità di una seria programmazione, con sedi e posti di lavoro, per garantire un soccorso più immediato”.

 

 

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