Dallo scorso lunedì gli studenti e le studentesse dell’Università degli Studi di Palermo si trovano in presidio permanente davanti la sede dell’ERSU garantendo una copertura del 100%: questo è il loro principale obiettivo.
“La Regione Siciliana e le Istituzioni competenti devono effettuare celermente gli interventi necessari per garantire il diritto allo studio a tutti e tutte”- afferma una delle studentesse idonea ma non assegnataria di borsa di studio – “pertanto abbiamo preteso, fin dall’inizio, un incontro con il direttore dell’Ersu, il Rettore di UNIPA e l’Assessore Regionale per l’Istruzione e la Formazione Professionale”.
La chiamata dei ragazzi è stata presto accolta dai rappresentanti degli organi interpellati.
Ieri pomeriggio, all’interno dello studentato Santi Romano, si è svolto un incontro con il Rettore Fabrizio Micari e alcuni esponenti del servizio ERSU, tra cui Ernesto Bruno.
Il confronto si è incentrato sulla situazione di stallo in cui versa l’Hotel Patria, residenza universitaria di proprietà, per la maggior parte, dell’Università di Palermo, già ristrutturata e pronta, ma tenuta chiusa a causa della mancanza di un certificato di idoneità antisismica.
L’apertura della struttura per quanto non soddisferebbe in toto le richieste degli ragazzi, sarebbe un primo passo verso la risoluzione della situazione emergenziale vissuta dagli idonei non beneficiari che dovranno abbandonare le loro camere nei prossimi giorni.
“L’incontro – fanno sapere gli studenti – si è concluso senza informazioni concrete sulle tempistiche per l’apertura della struttura, incrementando il malcontento della popolazione studentesca”.
Stamani, invece, si è svolto un incontro con l’Assessore Regionale per l’Istruzione e la Formazione Professionale, Roberto Lagalla, il quale ha promesso di impegnarsi per mantenere e aumentare i finanziamenti all’ERSU e invierà una nota al MIUR per incrementare il FIS (Fondo Integrativo Statale).
Per risolvere l’emergenza nell’immediato ha proposto di trasferire una parte dei fondi destinati alle borse di studio per incrementare i contributi alloggio. Proposta che verrà accettata dagli studenti e dalle studentesse solo a condizione che lo storno delle borse venga colmato prima dell’erogazione delle stesse.
Nonostante l’assessore abbia richiesto di fermare la protesta, i rappresentanti hanno energicamente affermato che non si fermeranno fino a quando non si otterranno gli obiettivi richiesti.