È andato a Digital Magics e CDP Venture Capital SGR, per l’operazione Plurima Servizi Assicurativi, il Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year 2023, nella categoria “Venture Capital”. Il riconoscimento, giunto alla ventesima edizione, è promosso da AIFI, insieme al main partner Intesa Sanpaolo, con il supporto di EY e con la partecipazione di Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, SDA Bocconi e Borsa Italiana. La cerimonia di premiazione si è svolta giovedì 14 dicembre a Milano.
Le categorie del premio
Quest’anno sono state selezionate 25 operazioni, realizzate da 25 investitori di private equity e venture capital, che sono state oggetto di disinvestimento tra il mese di agosto del 2022 e quello di luglio del 2023. La giuria ha selezionato un vincitore per ognuna delle categorie:
• Venture Capital: investimento in capitale di rischio effettuato nelle prime fasi di vita di un’impresa (comprendente le operazioni di seed, start-up e later stage venture);
• Expansion: investimenti di minoranza finalizzati a sostenere i programmi di sviluppo di imprese esistenti;
• Buy Out: operazioni di acquisto di una quota di maggioranza o totalitaria dell’impresa da parte dei fondi di private equity in affiancamento con il management (comprende anche operazioni di Replacement);
• Big Buy Out: operazioni di Buy Out con un ticket di investimento superiore a 300 mln euro;
• Infrastrutture: acquisizione di partecipazioni di controllo in infrastrutture, spesso relative a sistemi di trasporto e comunicazione, impianti idrici ed energetici e istituzioni pubbliche, incluse scuole e case di cura. Si possono classificare in due macrocategorie: greenfield e brownfield.
I finalisti
I due finalisti per la categoria Venture Capital erano: Digital Magics e CDP Venture Capital SGR per l’operazione Plurima Servizi Assicurativi, piattaforma italiana per intermediari assicurativi indipendenti; Eureka! Venture SGR, BlackSheep MadTech Fund, per l’operazione Roibox, piattaforma SaaS di ottimizzazione per incrementare le performance nelle campagne pubblicitarie digitali.
A proposito di Plurima
La giuria ha scelto di premiare Digital Magics e CDP per l’operazione Plurima Servizi Assicurativi. Plurima nasce nel 2018, a Palermo, grazie ad una intuizione sulla mancanza di una piattaforma tecnologica che potesse soddisfare le mutate esigenze del mercato assicurativo italiano.
Negli ultimi anni, infatti, si erano verificate una serie di circostanze che avrebbero potuto cambiare gli equilibri del settore:
• l’istituto per la vigilanza delle assicurazioni private, con l’obiettivo di favorire la concorrenza, aveva prima abolito le clausole di esclusiva di mandato e poi dato il via libera alle collaborazioni tra agenti assicurativi per la vendita dei prodotti diversi da quelli della propria compagnia mandante; tuttavia, nessuna di queste misure aveva effettivamente avuto larga diffusione;
• si erano affacciate al mercato compagnie specialistiche, che offrivano prodotti complementari a quelli delle compagnie generaliste, ma queste non avevano una propria rete e l’accesso da parte degli intermediari di altre compagnie ai prodotti di queste era fatto con procedure diverse per ogni fornitore rendendo estremamente complesso per gli intermediari avvalersene;
• gli intermediari assicurativi avevano da un lato una potenziale offerta assicurativa molto più ampia della precedente, ma con le difficoltà di accesso descritte prima, e dall’altro un consumatore più informato e più esigente al quale non bastava più il prodotto di una sola compagnia.
Nel 2018 è dunque partito lo sviluppo di questa piattaforma tecnologica e, nel maggio del 2019, è stata lanciata sul mercato. La società aveva due dipendenti ed era pronta ad accogliere le richieste di una decina di agenzie; nel giro di pochi mesi, le richieste di collaborazione hanno superato il centinaio ed è stato evidente che, per seguire uno sviluppo così repentino, c’era bisogno di un supporto.
L’incontro con Digital Magics
Quel supporto è arrivato attraverso Digital Magics, incubatore di imprese con sede a Milano, che a dicembre 2019 ha aperto le selezioni per la nuova edizione del programma di incubazione “Magic Wand”.
Plurima supera le selezioni e viene scelta tra le 12 società invitate a partecipare al programma di accelerazione. Il programma inizia a febbraio, ma subisce un rallentamento a causa del Covid, e diventa “in remoto”. La situazione, tuttavia, diventa anche occasione per un aumento delle richieste, poiché la piattaforma permette di gestire in modo nativo digitale tutti i processi (dal preventivo alla firma della documentazione).
Alla fine del programma di accelerazione Plurima viene scelta tra le 6 società su cui Digital Magics investirà e viene fatto il primo aumento di capitale. Nel frattempo, la società presenta un progetto di finanziamento nell’ambito del programma Smart&Start di Invitalia e prepara un Seed Round che viene sottoscritto da alcuni investitori istituzionali, tra i quali Digital Magics e Cassa Depositi e Prestiti, e da un gruppo di business angel.
Da quel momento, la crescita è stata repentina, con un cambio di sede e nuove assunzioni. La compagnia che ha acquisito Plurima aveva avuto la lungimiranza di capire che il mercato stava cambiando ed aveva creato una società di intermediazione, con il duplice obbiettivo di semplificare per i propri agenti l’accesso alle soluzioni assicurative di mercato, complementari alla propria offerta, e di fornire il proprio prodotto assicurativo ad intermediari che non avessero il mandato diretto.
Questa società aveva bisogno di una piattaforma tecnologica e i primi contatti sono stati finalizzati a valutare una partnership per la fornitura di software; dopo i primi incontri, tuttavia, è emersa l’importanza del team Plurima. Da qui è nata la proposta di acquisto della società. Il percorso è stato lungo, ma ha portato ai risultati sperati. Gli investitori sono rientrati del loro investimento con profitto, il team di Plurima si trova adesso a lavorare all’interno di un importante gruppo assicurativo e molti più intermediari potranno utilizzare questa piattaforma e queste tecnologie.
Commenta con Facebook