Dopo decenni di immobilismo, la Sicilia si appresta a rinnovare le tariffe giornaliere per le strutture socio-sanitarie. L’aggiornamento, incluso nel maxiemendamento alla manovra correttiva approvato il 7 novembre, interesserà le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), le Comunità Terapeutiche Assistite, i Centri Diurni per Autistici e le strutture riabilitative per disabili psico-sensoriali. Questo intervento, finanziato con circa 38 milioni di euro dal Fondo Sanitario Regionale, in linea con il Piano Operativo Complementare della Sicilia (POCS), entrerà in vigore a partire dal 2024.

Un aumento necessario per strutture al limite

Le tariffe precedenti, obsolete da vent’anni, non riflettevano più l’incremento dei costi di gestione. Fattori come l’aumento della complessità delle cure, le misure di sicurezza adottate durante la pandemia e gli adeguamenti salariali del personale hanno reso insostenibile la situazione economica di molte strutture. L’adeguamento tariffario del 7% rispetto ai valori del 2004 rappresenta una boccata d’ossigeno per queste realtà, permettendo loro di continuare a erogare servizi essenziali alla popolazione.

Un futuro più sicuro per i soggetti fragili

L’adeguamento delle tariffe non è solo un’azione di sostegno economico alle strutture, ma un investimento per il futuro dell’assistenza socio-sanitaria in Sicilia. Garantendo la sostenibilità economica di RSA, Comunità Terapeutiche Assistite, Centri Diurni per Autistici e strutture riabilitative per disabili psico-sensoriali, la Regione si impegna a offrire un’assistenza adeguata ai cittadini più fragili. Questo intervento rappresenta un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita di queste persone e garantire loro il diritto a ricevere cure appropriate.

Confindustria Sicilia plaude all’iniziativa regionale

Gaetano Vecchio, Presidente di Confindustria Sicilia, ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione della norma, sottolineando come questo risultato sia frutto di un intenso lavoro di collaborazione e confronto tra Regione, Ars e Confindustria Sicilia. Francesco Ruggeri, Presidente del Comparto Socio Sanitario di Confindustria Sicilia, ha aggiunto che l’associazione ha avviato un proficuo dialogo con le istituzioni regionali, nell’interesse dell’economia e delle imprese siciliane. L’aumento delle tariffe è stato accolto con favore anche dal Presidente della Regione Renato Schifani e dal Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che hanno promosso e sostenuto la misura durante il voto all’Ars.