Oltre duecentomila persone, c’è chi dice 250 mila, hanno affollato fino a notte fonda le vie del Cassaro di Palermo per assistere al Festino di Santa Rosalia, la patrona di Palermo.
Uno spettacolo durato più di quattro ore con danzatori acrobati, ballerini in scena ed effetti multimediali. E per la prima volta l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, è salito sul carro con il sindaco Leoluca Orlando.
Quest’anno il tema del Festino era dedicato al “Centenario di Giuseppe Pitrè e l’itinerario arabo-normanno Patrimonio Unesco dell”umanità”. La santa Patrona era rappresentata dall’attrice palermitana Lorena Cacciatore. Mentre l’attore siciliano Lando Buzzanca è stato la voce narrante.
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Lo spettacolo è iniziato poco prima delle 21 davanti a Palazzo dei Normanni. Sulle musiche di Marco Betta e Ruggero Mascellino, Lando Buzzanca ha raccontato la storia della nobile vergine Rosalia Sinibaldi vissuta in età normanna, che 400 anni più tardi salvò Palermo dalla peste.
Da qui il cammino del carro trionfale, trainato dai fedeli delle parrocchie e da sportivi. Prima tappa alla Cattedrale, illuminata e impreziosita da video, visual art e mapping e dalla danza verticale delle tre ballerine dei Cafelulè. Ai Quattro Canti sono tornati i Kitomb, in veste di angeli volanti, e al termine dell’esibizione il tradizionale omaggio floreale del sindaco al tradizionale grido “Viva Palermo e Santa Rosalia”. Da qui si è proseguito verso piazza Marina.
Al passaggio da Porta Felice si sono liberati in volo centinaia di palloncini colorati distribuiti al pubblico, e poi i tradizionali fuochi d’artificio, con musiche di Strass, Orff, Puccini e Beethoven.
Intanto, nella cripta della chiesa di Sant’Orsola in via Maqueda, fino a domenica, esposizione “U viaggiu a Santa Rusulia” di Antonio Giannusa che ripercorre attraverso il simbolico pellegrinaggio al Santuario di Monte Pellegrino, il viaggio nel Mediterraneo come raggiungimento della meta prefissata. Ingresso gratuito dalle 16.30 alle 19.
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