Pro e contro della pista ciclabile fra la Stazione Centrale e l’Università degli Studi di Palermo. Si è tenuto ieri pomeriggio in via Mendola, cuore pulsante del quartiere Oreto-Stazione, un confronto aperto alla cittadinanza relativo ai lavori che si stanno svolgendo fra III e IV Circoscrizione per realizzare i dodici chilometri di corsia destinati ai mezzi della mobilità sostenibile. Un’opera finanziata con fondi PNRR e mirata a potenziare le reti destinate ai ciclisti in città. Ma nelle scorse settimane non sono mancate le polemiche.
Non mancano le critiche all’opera
Fra le principali critiche c’era quella dell’assenza dei parcheggi, a cui si aggiungevano le rimostranze per la mancanza di cordoli di delimitazione fra la corsia destinata alle auto e il tratto di strada frequentato dalle bici. In alcuni casi si sta già lavorando ad un’integrazione delle reti, in altre si ci sta pensando. Ma questo non ha frenato il movimento del “no”. A popolare le fila di chi non vuole la pista ciclabile ci sono soprattutto residenti e i titolari attività commerciali. Soggetti che temono una possibile carenza di parcheggi, con una evidente ripercussione su clientela e posti auto per gli abitanti del quartiere Oreto-Stazione. “La pista ciclabile va bene. Credo però che prima di realizzare la struttura all’interno di queste viuzze, andavano fatti dei parcheggi – dichiara Marianna Ruggeri, residente presente all’incontro -. Togliendo posti auto in zona, chi arriva a casa deve portare l’auto a chilometri di distanza. Non sono contro la pista ciclabile, lo ribadisco, ma andava progettata diversamente”.
“Mancano i parcheggi, mezzi pubblici carenti”
“A Palermo il problema è il traffico”, racconta un celebre spezzone del film Jhonny Stecchino. Eppure, seppur la pellicola è datata 1991, a trentanni di distanza il problema resta in tutta la sua maestosa problematicità. Difficoltà causate dal continuo ricorso alle auto. Mezzo al quale il palermitano medio sembra non volere rinunciare. E le motivazioni, in alcuni casi, sono giustificati. “Chi lavora fuori quartiere o fuori comune, deve usare l’auto – evidenzia Marina Profilo –. Anche perchè, mancano i mezzi pubblici. La zona è molto popolata. Ci sono tre ospedali. C’è gente che viene a trovare chi è ricoverato. Ciò non fa che aumentare le auto parcheggiate in zona. Molti quartieri sono scollegati. Per me la cosa è problematica”.
Il fronte del “si” alla pista ciclabile
A difendere la scelta dell’Amministrazione è Dario Stellino, esponente della Consulta delle Biciclette del Comune di Palermo. “La pista ciclabile offre un servizio in più per tutte le attività produttive, permettendo di raggiungerle più facilmente ponendo un freno al traffico. Al fronte del “no” dico sediamoci assieme. Possiamo trovare delle soluzioni per migliorare la nostra città e per portare avanti idee condivise“. Quello di ieri è solo un primo momento di confronto. Nelle prossime settimane si punterà a mettere in campo un momento di dibattito fra i sostenitori dell’opera e il gruppo di residenti/attività commerciali contrarie.
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