Da 3,2 ad 8 milioni c’è un abisso, soprattutto in un Comune come Palermo con una coperta finanziaria più che mai corta. E questo non può che mettere quantomeno in discussione il progetto della piscina comunale mobile da realizzare nell’ex sala stampa di Italia ’90, anche meglio conosciuta come “Pallone”.
Un impianto che dovrebbe sostituire quello principale di viale del Fante, il quale finirà sotto manutenzione a breve, ovvero entro e non oltre aprile 2024. Una data che ormai dista soltanto pochi mesi, lasciando risicati margini di manovra. L’obiettivo è chiaramente quello di evitare un vuoto impiantistico che possa mette a rischio l’attività delle società sportive. Fatto per il quale gli stakeholders di settore hanno chiesto una struttura minimale, in grado di fornire i servizi base per svolgere l’attività. Ma, dalla progettazione esecutiva realizzata dal tecnico incaricato dal Comune, sarebbe venuto fuori un progetto un tantino diverso. Dalla realizzazione di una tribuna dagli alti costi e di difficile realizzazione, a tutta una serie di opere tecnologiche che hanno fatto lievitare il margine di spesa.
E così si spiega quindi l’inevitabile aumento dei costi per sostenere la realizzazione dell’impianto, con la relativa cancellazione della voce di spesa dai fondi dell’avanzo vincolato. Fatto che non ha lasciato tranquillo il sindaco Roberto Lagalla che, riferiscono fonti di Radio Palazzo, è rimasto molto deluso dalla notizia. E non solo lui. “Per noi è stata una doccia fredda – ha sottolineato il presidente del Telimar Marcello Giliberti -. Le società sportive cittadine avevano richiesto la realizzazione di un impianto natatoria finalizzato a soddisfare le necessità. Opere faraoniche che prevedono realizzazioni particolari su un impianto che deve supplire ai lavori sulla piscina comunale non servono e non hanno senso. Immaginare di spendere 8 milioni su un impianto temporaneo mi sembra una cosa folle“. Intanto, per martedì è stato convocato un incontro fra una delegazione del consorzio Palermo al Vertice, guidato da Giorgio Lo Canto, e l’assessore Alessandro Anello.
E’ proprio l’esponente della Lega ad essersi da subito attivato sul dossier della piscina comunale, spiegando così la situazione. “Dal computo metrico dei lavori, il costo della piscina mobile era lievitato ad una cifra superiore rispetto a quella prevista. Visto che siamo in dirittura d’arrivo con il bilancio di previsione e che con i 3,2 milioni disponibili dall’avanzo non si sarebbero potuto coprire i costi, abbiamo preferito evitare di impegnare risorse adesso, in modo da stanziarle successivamente a gennaio dal bilancio di previsione già approvato in Giunta”. Intanto, l’esponente della Lega espone i possibili passaggi. “Lunedì incontrerò i tecnici e martedì arriveremo ad una soluzione reale, senza prendere abbagli”.
Infine, lo stesso Anello tiene a tranquilizzare le società sportive sui lavori all’impianto principale di viale del Fante. “Non si è mai detto che i lavori dovevano iniziare a gennaio. Si è detto semmai che entro il mese di aprile inizieranno i lavori sulla piscina. Ho già rassicurato le società sportive“. Non ci sarà quindi un periodo di vacatio impiantistico. I lavori dovrebbero quindi iniziare una volta che la piscina mobile sarà stata installata. Anche se non è escluso che i luogo prescelto possa anche essere un altro: “E’ una scelta al vaglio dei tecnici”, ha chiosato Anello.