In principio fu Sami Ben Abdelaali a far saltare sulla sedia tutti, alleati e oppositori. Il grande amico e consulente del presidente della Regione, attaccato int utti i modi possibili e indicato come ex collaboratore del dittatore tunisino Ben Alì, è riuscito a ricoprire ogni sporta di ruolo di rilievo alla Regione siciliana nel periodo di presidenza Crocetta.
Di recente Sami Ben Abdelaali è approdato alla presidenza dell’Ircac dove si trova nonostante la valanga di polemiche, nonostante ci sia chi sostiene che i suoi titoli non siano sufficienti per quell’incarico e così via.
Ma quella ridda di guai non è bastata al Presidente della Regione che oggi, in pieno semestre bianco e in campagna elettorale, prima di andare a festeggiare lo Statuto Autonomistico siciliano, ha riunito a sopresa la giunta per fare un’altra nomina, anzi altre tre.
L’esecutivo ha, così, scelto Antonina Bonsignore, funzionario regionale di 54 anni, come presidente della Crias, la Cassa regionale per gli artigiani. Al suo fianco siederanno in Consiglio di amministrazione Mario Filippello storico presidente della Cna, confederazione nazionale artigianato, e Tarcisio Sberna meno noto rappresnetante di Confartigianato.
La scelta di Antonina Bonsignore è figlia di una mediazione dopo che la nomina alla crias avefva dato vita ad un nuovo scontro politico. I centristi di D’Alia rivendicavano il diritto di scelta, ma anche gli alfaniani chiedevano spazio. Alla fine Crocetta ha fato a modo suo nominando una persona a lui vicina ma gradita ad entrambe le fazioni, almeno come persona anche se nessuno è contento del metodo e dei tempi.
Urla all’ennesimo sopruso l’opposizione. per Marco Falcone capogruppo di Forza Italia “La nomina al vertice della Cassa regionale per il credito agli artigiani effettuata in queste ore dall’esecutivo Crocetta è l’ennesima dimostrazione dell’attitudine di Palazzo d’Orleans ad infrangere le regole. Un doppio errore, nel metodo e nel merito, che segue di poche settimane un’altra nomina imposta dall’alto dal governo regionale, quella della presidenza Ircac. Crocetta e il Pd hanno trasformato il semestre bianco in una vera e propria gara tesa ad occupare il maggior numero possibile di poltrone”.