Automobilisti trattati come bancomat, autovelox spesso piazzati in modo scorretto, flussi di cassa che crescono e comuni che incassano milioni di euro. E’ la fotografia scattata dal Codacons che ha acquisto e studiato i dati delle contravvenzioni al codice della strada elevate dai comuni italiani nel 20221.
C’è anche Palermo fra i 20 capoluoghi italiani dove vengono elevate più contravvenzioni al codice della strada e dove i flussi di cassa relativi al pagamento delle multe sono molto importanti. E il capoluogo isolano è anche una delle città dove nel 2022 si è assistito ad un forte incremento. In questa speciale classifica Palermo è addirittura seconda in Italia. Il Codacons che ha raccolti i dati ora si chiede come venga gestito questo flusso di cassa.
E’ Milano la capitale italiana delle multe seguite da Roma ma è Firenze la capitale delle contravvenzioni elevate con gli autovelox. Sono i dati delle multe 2022 raccolti dal Codacos e confrontati con quelli del 2021. dati che mostrano un consistente incremento delle contravvenzioni e dei flussi di cassa.
Fra i 20 capoluoghi che mostrano incassi importanti provenienti dalle multe c’è anche Palermo che è anche seconda nella speciale classifica dell’incremento delle sanzioni elevate con un + 164,6%, la prima è Potenza con un + 224,5%.
Nel capoluogo siciliano l’incremento vale poco meno di 16 milioni di euro.
Nel complesso il flusso economico proveniente dalle multe a Palermo si attesta oltre i 25 milioni e mezzo di euro nel 2022 e di questi oltre 4 milioni di euro provengono dalle contravvenzione elevate con autovelox.
Ma se l’incremento può essere in parte spiegato con la fine delle limitazioni dovute alla pandemia, resta da comprendere che uso facciano i comuni di questi strumenti. Numerosi i dubbi del Codacons che tutela i consumatori.
“Le multe sono un tesoretto per i comuni italiani e garantiscono corposi introiti – dice Francesco Tanasi segretario nazionale del Codacons – la ripresa delle circolazione dopo lo stop imposto dalla pandemia ha sicuramente inciso sul forte aumento delle sanzioni ma rimangono gravi criticità soprattutto sull’uso degli autovelox spesso piazzati in modo del tutto scorretto al solo scopo di fare cassa e utilizzare gli automobilisti come veri e proprio bancomat”
Singolare, infine, il fatto che non tutti i comuni abbiano fornito i dati relativi alle multe elevate e ai flussi di cassa ad esse legate