Il governo Musumeci ha approvato il programma degli interventi per il potenziamento dei Centri per l’impiego. Insieme alle nuove assunzioni, oltre 1.200 nel triennio 2019-2021 per una spesa complessiva di circa 75 milioni di euro, è stato redatto un Piano per il potenziamento strutturale e infrastrutturale dei Centri, destinando altri sessanta milioni di euro.
“L’obiettivo – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – è quello di dare vita a una rete di servizi per l’impiego che siano efficaci e in grado di integrare le funzioni tradizionali del collocamento. Nuove prestazioni ai cittadini e alle imprese, sia sul versante dell’informazione di base, dell’orientamento e dell’assistenza personalizzata sia per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.
La delibera della giunta prevede, tra l’altro: l’istituzione di un servizio costante di vigilanza, sia per le Città metropolitane che per i Cpi di piccole dimensioni, dove si sono manifestate maggiori criticità (cinque milioni di euro la spesa prevista); l’aggiornamento dell’attuale piattaforma informatica per un efficace dialogo con le altre Regioni oltre che con l’Inps (otto milioni di euro le risorse appostate); il riordino del sistema di arredo dei Centri per l’impiego anche in previsione delle nuove assunzioni (dieci milioni di euro); la manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali dove in atto sono allocati i Cpi (venti milioni di euro); la ricerca di nuovi locali (cinque milioni di euro).
Per la riattivazione dell’Osservatorio del mercato del lavoro sono stati destinati cinquecentomila euro. Un milione verrà inoltre utilizzato per il rafforzamento delle competenze degli operatori dei Cpi, con particolare riguardo a una maggiore efficienza nella erogazione delle misure del reddito di cittadinanza, anche attraverso periodici interscambi, con le altre Regioni, dei modelli organizzativi e delle diverse modalità di erogazione dei servizi.
Il piano assunzioni, già reso noto nei mesi scorsi, resta, però, al centro di una polemica con i dipendenti dei Centro per l’impiego, con i navigator idonei ma non assunti e con gli ex sportellisti della formazione