Non  bastano le polemiche sulla fattibilità, lo scontro politico, quello ambientale e adesso anche quello con il direttore generale del Consorzio autostrade. Il Ponte sullo stretto non sa da fare e per tentare di fermare la procedura arriva anche una inchiesta. Ad indagare è la procura di Roma che ha aperto un fascicolo contro ignoti intorno alle procedure che hanno portato alla rinascita della società e alle autorizzazioni ambientali preliminari.

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La conferma di una indagine

La conferma che c’è una indagine viene dal ministro Salvini “Il ponte sullo Stretto è l’unica opera che ancora prima di essere approvata è sotto indagine tra l’altro dallo stesso procuratore che ha inviato l’avviso di garanzia alla presidente Meloni: sul tavolo della procura di Roma c’è un avviso contro ignoti, e immagino che questo ignoto sia io”. Matteo Salvini lo ha detto partecipando in collegamento all’evento ‘Muoversi nel futuro: l’intelligenza artificiale e la transizione energetica nei trasporti marittimi e terrestri’ organizzato da Telenord all’Excelsior Palace di Rapallo. Il Vice premier rispondeva alla domanda se avesse qualche consiglio da dare alla presidente Meloni, in merito all’indagine avviata su di lei. “Ci sono passato e non lo auguro a nessuno dei presenti. Sono andato a Palermo una volta al mese per tre anni”.

Lega, linea Ponte ormai tracciata

“La linea per la realizzazione del Ponte dello Stretto è ormai tracciata. Non si torna indietro e la presenza oggi a Messina del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessandro Morelli è la conferma che il governo nazionale prosegue il suo lavoro ed a breve arriverà anche l’approvazione del Cipess, che rappresenta l’ultimo passaggio prima dell’avvio dei cantieri. C’è da essere orgogliosi per il lavoro fin qui svolto con grande determinazione che ha portato anche alla firma del protocollo odierno tra il gruppo RFI, FS e il Comune di Messina. Attorno al Ponte ci saranno opere che vanno dalla rigenerazione urbana, al miglioramento della rete viaria, con un grosso investimento per la connessione ferroviaria. Il beneficio sarà per tutta l’Italia, ma il Sud in particolare avrà l’opportunità di essere completamente coinvolto in un sistema di mobilità in grado di aiutare lo sviluppo economico. C’è tanto ancora da fare, ma siamo sulla strada giusta grazie all’impegno del governo nazionale ed al lavoro incessante che Matteo Salvini ha svolto alla guida del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La Sicilia dal canto suo con i fondi Fsc contribuirà, grazie alla determinazione del presidente Renato Schifani, con 1,3 miliardi di euro”  si legge in una nota della segreteria siciliana della Lega.

Progetto va avanti, firmato protocollo d’intesa a Messina

Ieri, intanto, è stato firmato il protocollo d’intesa con il comune di Messina per l’avvio de lavorio “La firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Messina, la Regione Siciliana, la Società Stretto di Messina, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e FS Sistemi Urbani, è un’ottima notizia per la città. Il Ponte sarà un’opera dalla straordinaria importanza per la Sicilia, per la Calabria, per il Mezzogiorno e per l’intero Paese. Porterà lavoro, sviluppo, crescita e turismo” dice Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
“Ma, lo diciamo da sempre, il Ponte è anche un incredibile attrattore di investimenti, di opere connesse, e di opportunità per le città coinvolte nella sua realizzazione. Grazie al protocolloavremo un concreto potenziamento infrastrutturale e verrà messa in atto una positiva rigenerazione urbana delle aree ferroviarie del Gruppo FS Italiane site nel territorio comunale di Messina.
Un’ulteriore occasione di rinascita per la città”.

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Prime opere entro l’anno

“In merito alla costruzione del Ponte, a margine della firma, il sottosegretario Alessandro Morelli si è detto ottimista su un via libera celere da parte del Cipess (Il Comitato interministeriale che si occupa della programmazione economica ndr), e di conseguenza il presidente Pietro Ciucci ha assicurato l’avvio delle prime opere entro quest’anno. Avanti verso il futuro”.

La polemica fra Regione e Cas

Parallelamente è partita la procedura per rimuovere il direttore generale del Cas, il consorzio autostrade siciliane dopo e sue parole, proprio in Commissione al Comune di Messina, sull’impossibilità di fare il Ponte per la fatiscenza delle autostrade.

La Regione ha già messo 300 milioni inn campo per le strade ma precisa che le procedure contro Fazio non sono partite da Palazzo d’Orleans “In merito ad eventuali chiarimenti e controdeduzioni da parte del direttore generale del Cas, Palazzo d’Orléans precisa – si legge in una nota – che dovranno essere presentati direttamente al presidente del Consorzio delle autostrade siciliane, che stamattina ha avviato il procedimento di sospensione e risoluzione dell’incarico, e non tramite dichiarazioni pubbliche. Sarà quella la sede opportuna e prevista dalla legge per verificare la correttezza nel metodo e nel merito di quanto affermato dal dirigente”.