“La firma dell’accordo sui fondi FSC a due settimane dal voto per le Europee è bassa campagna elettorale”. Duro attacco delle opposizioni all’Ars alla premier Giorgia Meloni e al presidente della Regione Renato Schifani. I gruppi di PD, M5S e Sud Chiama Nord hanno tenuto questa mattina una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni per denunciare le storture dell’intesa che sarà sancita questo pomeriggio al Teatro Massimo. Una manovra che comporterà investimenti sull’Isola per oltre cinque miliardi di euro. Pioggia di soldi che investirà diversi settori: dalla gestione dei rifiuti alle infrastrutture, passando per ricerca ed innovazione tecnologica. Ma gli esponenti delle opposizioni non si concentrano tanto sulla somma, quanto sui tempi della firma dell’accordo, arrivata a poco meno di due settimane dal voto delle elezioni Europee fissato per l’8 e il 9 giugno.
Le opposizioni attaccano Meloni e Schifani
A raccontare le criticità sull’accordo dei fondi FSC sono stati il capogruppo del M5S Antonio De Luca, il collega del PD Michele Catanzaro e il capogruppo di Sud Chiama Nord all’Ars Ismaele La Vardera. Una conferenza stampa nella quale gli esponenti delle opposizioni non le hanno mandate a dire alla premier Giorgia Meloni e al governatore Renato Schifani.
“E’ una campagna elettorale di bassa lega – ha commentato Ismaele La Vardera -. Stanno chiamando tutti i sindaci per invitarli ad una manifestazione in cui sarà protagonista Giorgia Meloni che promette dei soldi pubblici. Tale operazione mi sa tanto di voto di scambio. Mi assumo la responsabilità di quello che dico. Questa è una politica becera. Non si è passati nemmeno all’Ars. Un ente vilipeso nel suo ruolo. A due settimane dalle elezioni, con tanto di presenza in pompa magna della premier, non possiamo che contestare il metodo con cui è stata fatta tale operazione”. La Vardera ha annunciato che si recherà nel pomeriggio al teatro Massimo. “Andrò lì anche io. Magari riesco a portare a casa fondi per qualche sindaco”, ha sottolineato sarcasticamente il capogruppo di Sud Chiama Nord.
“Fondi ai sindaci amici”
Una lista di finanziamenti che, a giudizio del capogruppo del PD Michele Catanzaro, è avvenuta con tempistiche troppo strette. “Vogliamo denunciare quello che sta accadendo in queste ore in Sicilia – ha sottolineato -. Non posso accettare che l’ex seconda carica dello stato (Schifani n.d.r.) stia facendo qualcosa di tanto negativo nei confronti dei siciliani e del Parlamento Regionale. Qualche settimana fa ci siamo trovati in Commissione UE e poi in aula per approvare alcuni interventi per dare un segnale sulle macroaree. Vorremmo capire il criterio di distribuzione dei fondi. Perchè ci sono alcuni comuni che hanno preso i soldi ed altri no. Ritengo che quello che sta accadendo è inaudito“. Il capogruppo Dem non ha escluso ulteriori iniziative, anche legali. “Abbiamo ricevuto la lista degli interventi qualche minuto fa. Ci stanno iniziando ad arrivare le prime lamentele. Adesso leggeremo la liste delle opere. Ci riserveremo nelle prossime ore di valutare ulteriori iniziative”.
Concetto ribadito con veemenza anche dal capogruppo del M5S Antonio De Luca. “Siamo contro la presa in giro del Governo Meloni. Fra un comizio e l’altro, ha trovato il tempo di portare a conclusione ciò che doveva fare da mesi, ovvero sottoscrivere l’accordo di programma più importante d’Italia. Lo fa sotto elezioni, poco prima del voto, probabilmente perchè vede i dati dei sondaggi in Sicilia. Probabilmente ci saranno amministratori più amici ed altri meno amici di questo Governo – ha attaccato -. Non avendo avuto un passaggio nelle commissioni regionali, previsto peraltro dalla normativa, non abbiamo avuto tempo di verifica. Credo che quest’accordo sia frutto di accordi politici”, ha chiosato.
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