La Regione Siciliana ha approvato il piano di riparto del Fondo per gli investimenti dei Comuni per il 2024. Il decreto, a firma degli assessori delle Autonomie locali e dell’Economia, prevede l’assegnazione agli enti locali dell’Isola di 115 milioni di euro, previsti dall’ultima Legge di stabilità. Le risorse saranno ripartite secondo i criteri previsti dalla normativa, ovvero il 90 per cento in base alla popolazione residente e il 10 per cento in relazione al territorio.
Le somme assegnate potranno essere utilizzate dai Comuni anche per il pagamento delle quote capitale dei mutui accesi per spese di investimento. Il decreto n. 108 del 24 aprile 2024, contenente l’elenco completo dei comuni e delle relative assegnazioni, può essere visionato sul sito del dipartimento delle Autonomie locali sul sito della Regione.
Comuni a rischio commissariamento
L’assessorato regionale delle Autonomie locali invita Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane della Sicilia che risultino inadempienti ad approvare i bilanci di previsione 2024-2026. Nel caso in cui il via libera sia invece già arrivato, l’invito è a verificare l’esito della procedura di trasmissione dei documenti, consultando l’elenco disponibile sul sito istituzionale della Regione.
Bilancio previsione approvato solo nel 35% dei Comuni siciliani
In base ai dati aggiornati al 6 maggio, il documento di programmazione finanziaria risulta approvato da 143 amministrazioni, ovvero il 35 per cento del totale dei 391 nell’isola. In oltre 250 dunque, rischiano il commissariamento. Dopo aver assegnato nelle scorse settimane una proroga per rispettare gli obblighi di legge, l’assessorato fa sapere che la procedura di nomina dei commissari è già in fase molto avanzata e l’intervento sostitutivo da parte della Regione è imminente. Il bilancio di previsione, ovvero lo strumento attraverso cui l’ente programma le attività e i servizi da offrire ai cittadini nel triennio, è condizione essenziale al fine di poterne autorizzare le spese.
Mancano all’appello quattro capoluoghi di provincia
Tra i capoluoghi di provincia mancano Trapani, Caltanissetta, Siracusa, Catania ed Agrigento. Approvati negli altri quattro capoluoghi di provincia. A Palermo il 15 marzo scorso (con 15 delibere), a Messina il 20 febbraio scorso (con 17 delibere), ad Enna il 28 dicembre scorso (103 le delibere), e Ragusa (approvato il 21 dicembre 2023 con 56 delibere).
L’approvazione a Palermo
Lo scorso 15 marzo, dunque, il Consiglio comunale di Palermo ha approvato, con 27 voti favorevoli e 7 contrari, il Bilancio di previsione 2024-2026.
Per il sindaco, Roberto Lagalla, “non è riduttivo affermare oggi che l’approvazione del Bilancio di previsione 2024-2026 in Consiglio comunale sia da considerare un risultato storico per il Comune di Palermo che, da diversi decenni, non riusciva a dotarsi dello strumento contabile nei tempi previsti dalla legge. Dopo aver messo in campo, da oltre un anno e mezzo, ogni sforzo possibile per rimettere in linea i conti dell’Ente, rispondiamo con i fatti a chi, nei giorni scorsi, ha mosso critiche sull’eventualità di non approvare in Aula il documento entro i termini”.
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