Arrivano fondi dal PNRR per la sanità siciliana e all’Ars arriva l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in Commissione salute. Vale quasi 800 milioni di euro il Pnrr per il settore in Sicilia ma i tempi sono strettissimi per usare queste risorse, occorre fare presto e bene e soprattutto occorre una grande condivisione delle scelte a tutto campo.
“La situazione dei Fondi del PNRR destinati alla sanità siciliana è troppo importante per essere gestita in modo personale. È per tale motivo che domani, in Commissione salute all’Ars, Forza Italia – per tramite Margherita La Rocca Ruvolo, Presidente della Commissione, che ringrazio – ha richiesto una specifica audizione dell’Assessore al ramo Ruggero Razza, affinché chiarisca come intende procedere per la programmazione di tali fondamentali risorse. Un passaggio dovuto, che Forza Italia chiede con urgenza, visto che ad oggi né il Parlamento siciliano, né i sindaci né gli addetti ai lavori, sono stati minimamente coinvolti, neanche per un parere; neanche per chiedere quali siano le reali esigenze territoriali”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, Daniela Ternullo.
“Anche io – dice Ternullo – sarò presente all’audizione, perché la sanità locale non può continuare ad essere ripetutamente ignorata o mortificata. È in balia di sé stessa. I cittadini chiedono risposte”.
L’assessore regionale per la salute Ruggero Razza ha affrontato il tema ospite di BlogSicilia in una diretta streaming (LEGGI QUI L’INTERVISTA) durante la quale sono stati sviscerati punti di forza e debolezza di questo ‘passo in avanti’ che la sanità siciliana prepara. La prima preoccupazione è sicuramente legata ai tempi estremamente stretti. Entro giugno bisognerà firmare l’accordo di programma ed entro il prossimo anno avere pronti praticamente tutti gli impegni di spesa. “E’ una preoccupazione, quella dei tempi – dice Razza a BlogSicilia – comune all’interno PNRR non solo nel settore della sanità. Noi ci siamo subito attivati e mi sento di poter essere ottimista. La macchina amministrativa sanitaria nel tempo è riuscita a rinnovarsi ed oggi è più agile di quanto non sia la pubblica amministrazione regionale. Certo c’è da fare una lunga istruttoria ma noi siamo convinti di concluderla entro fine febbraio così da poter poi giungere alla firma dell’accordo di programma entro il 30 giugno”.