La stima dello Svimez, +1,3% nel meridione, media nazionale +0,9%

Il Pil del Mezzogiorno nel 2023 oltre la media nazionale, Varchi “Con noi il Sud torna a correre”

Nel 2023 il Pil nel Mezzogiorno (+1,3%) è cresciuto oltre la media nazionale (+0,9%). È la stima dello Svimez che sottolinea come altrettanto favorevole si sia mostrata la dinamica occupazionale.

Gli occupati nel Mezzogiorno sono aumentati del 2,6% su base annua, più che nelle altre macro-aree e a fronte di una media nazionale del +1,8%. Sulla crescita ha inciso in maniera rilevante il Pnrr con l’avanzamento degli investimenti pubblici cresciuti, nel 2023, del 16,8% al Sud, contro il +7,2% del Centro-Nord.

Varchi, “Con noi Mezzogiorno torna a correre”

“Il Sud ha ripreso a correre grazie al governo Meloni. I dati di Svimez smentiscono ancora una volta la propaganda della sinistra”. Lo dichiara Carolina Varchi, deputato e responsabile politiche per il Mezzogiorno di Fratelli d’Italia.

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“I dati confermano – aggiunge – che le politiche del nostro governo e il lavoro del Ministro Raffaele Fitto vanno nella giusta direzione. Al Mezzogiorno, il governo Meloni sta offrendo sviluppo e lavoro a differenza del passato, quando venivano proposti solo sussidi e nessun futuro. Adesso al Sud si cresce persino più velocemente che al Nord, con effetti positivi sull’occupazione. Un trend che proseguirà grazie a provvedimenti di buon senso e rivoluzionari al tempo stesso, come la Zes Unica per il Sud e il decreto Coesione. Un’inversione di rotta epocale: con la crescita del Mezzogiorno – conclude Varchi – l’Italia intera correrà più veloce”.

Varchi “Nel Decreto coesione sgravi per chi assume under 35”

“Per una volta siamo d’accordo con la CGIL: le politiche di chi ci ha preceduto al governo della Nazione hanno portato a risultati per niente lusinghieri sul piano dell’occupazione per i giovani siciliani. Anche per questo, il governo Meloni ha deciso di correre ai ripari, attraverso il Decreto coesione e altri provvedimenti che faranno crescere il Sud”. Lo ha dichiarato Carolina Varchi, deputato e Responsabile per le Politiche del Mezzogiorno di Fratelli d’Italia.

“D’altra parte – aggiunge – arriviamo da anni in cui la risposta data ai giovani disoccupati era solo un sussidio per non fare nulla. Non esattamente un incentivo per far sì che tanti ragazzi si costruissero futuro con la dignità che è data dal lavoro. Nel Decreto coesione appena approvato, tra le altre cose, sono previsti sgravi fiscali per le assunzioni degli Under 35. E altri provvedimenti come la Zes Unica per il Sud, il Pnrr per il quale l’Italia è prima in Europa e il recente accordo di coesione con la Regione siciliana, forniranno strumenti, progetti e risorse per rilanciare l’economia – conclude Varchi – e offrire nuove opportunità ai giovani siciliani e di tutto il Mezzogiorno”.

Che cos’è il Decreto coesione

Sostenere l’autoimpiego e promuovere l’occupazione di giovani e donne, soprattutto nel Mezzogiorno. Investire sulle competenze, anche per i lavoratori in esubero delle grandi aziende in crisi. Valorizzare le opportunità della tecnologia, con nuove azioni sulla piattaforma SIISL. Queste le direttrici del decreto legge 7 maggio 2024, n. 60 – il cosiddetto Decreto coesione -, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 105/2024 e recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”. Il provvedimento è volto a realizzare la riforma della politica di coesione inserita nell’ambito della revisione del PNRR, al fine di accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione 2021-2027 e mirati a ridurre i divari territoriali.

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