La società affidataria del servizio di riscossione dei tributi So.Ge.R.T di Bagheria ha pignorato i conti correnti compresi quelli dei pensionati perché non pagano le tasse comunali.
Proteste si sono subito levate da parte dei cittadini e delle opposizioni in consiglio comunale che al fine di fare conoscere alla cittadinanza le procedure su come la Società affidataria del servizio ha pignorato i conti correnti hanno presentato al presidente del consiglio Michele Sciortino la richiesta della convocazione di un consiglio comunale aperto.
Richiesta di chiarimenti
Secondo quanto scrive il Giornale di Sicilia, a presentare la richiesta i consiglieri comunali del Gruppo consiliare L’aquilone – Idee in volo per Bagheria e Aspra, Gino Di Stefano, Giuseppe Martorana e Paolo Amoroso. “Ad oggi tantissimi cittadini, imprenditori, commercianti ed anche pensionati hanno subito il blocco dei conti correnti – dice il leader dell’opposizione Di Stefano – con procedure che conoscevano soltanto il sindaco Filippo Tripoli, l’assessore al Bilancio Daniele Vella e il presidente del consiglio comunale Michele Sciortino che nella seduta del consiglio comunale del 3 novembre 2021 non ha consentito un dibattito approfondito, per conoscere le procedure su come oggi la Società So.Ge.R.T S.p.A. pignora i conti correnti”.
Il servizio esternalizzato
A seguito dell’esternalizzazione della riscossione coattiva delle entrate comunali tributarie, extratributarie e patrimoniali del comune di Bagheria, la Società riscuote tutte le tasse comunali come la Tasi, l’Imu, la Tari, la Tosap, l’Icp, le sanzioni codice della strada e gli oneri di urbanizzazione. «La questione – aggiunge Di Stefano è che il sindaco ha scelto di esternalizzare la riscossione dei tributi non pagati con una società esterna e fino a qui nulla di male sulla scelta, ma a seguiti di tale accordo oggi succede così il patatrac».
Nella richiesta della seduta comunale aperta, i consiglieri di opposizione hanno chiesto che vengano invitati l’amministratore delegato della So.Ge.R.T S.p.A, il presidente dell’Ordine degli Avvocati e il Rettore dell’Università di Palermo o un docente di Diritto tributario, il presidente dell’Ordine dei commercialisti, il presidente della commissione tributaria, gli organismi di partecipazione popolare e delle associazioni sociali, politiche e sindacali interessate ai temi da discutere, nonché esperti di chiara fama, ed ogni persona il cui contributo è ritenuto utile alla discussione del tema.
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