«Il dibattito e il voto in Parlamento non è stato sul Recovery Fund ma su Mes e lo abbiamo superato a pieni voti perché la maggioranza ha retto. Questo è un punto positivo per il Governo. Si fanno tante discussioni ma, arrivati al clou, la maggioranza tiene, anche se è normale che ci sia una dialettica interna perché tutti concorriamo per il bene dei cittadini. Noi vogliamo rilanciare l’esecutivo con un aggiornamento del programma e stabilire cosa fare dei 209 miliardi di euro del Recovery Fund».
Così Pietro Grasso, senatore di LeU ed ex presidente del Senato, ospite di Casa Minutella, il talk show condotto da Massimo Minutella, andato in onda in diretta su BlogSicilia.it.
Grasso ha aggiunto che «l’importante è mettere insieme una concertazione tra i gruppi parlamentari (opposizioni incluse) e le parti sociali: dobbiamo fare in modo che ci sia una valutazione politica sulla gestione ottimale dei soldi del Recovery Fund, un’occasione unica per rilanciare il Paese, non dobbiamo sprecarla. Occorre discutere su come investire perché stiamo vivendo un momento delicato. Se facciamo debiti per i giovani, dobbiamo anche creare sviluppo per bilanciare questi prestiti». Dal canto suo, Grasso ritiene che con le risorse del Ricovery Fund si potrebbe agire per accelerare i processi civili e penali.
E la Sicilia? Il senatore ha affermato: «È in prima fila nell’attenzione di tutti i parlamentari siciliani. E anche del Governo. Non dimentichiamoci, infatti, che ci sono nostri rappresentanti dentro il Governo. La Sicilia ha bisogno di infrastrutture, di risolvere i problemi di mobilità e dei trasporti. Noi abbiamo potenziali che, se unite alle risorse, potrebbero farci fare il salto di qualità. Stavolta, però, le cose vanno cambiate e in meglio. Conosciamo le malattie. Le diagnosi sono state già fatte. Ora bisogna mettere in ballo le cure con le risorse».
A proposito del cashback, Grasso ha detto: «L’ho già attivato. Per me è una cosa normale, perché uso spesso la moneta elettronica. La preoccupazone che ci sia un controllo sui conti correnti è superata perché già l’Agenzia delle Entrate può vedere ciò che vuole. Quest’operazione serve ai commercianti, è un modo per aiutarli a riprendersi, soprattutto in questo periodo di feste».
Grasso, ex procuratore antimafia, ha anche parlato della situazione attuale della criminalità organizzata: «La mafia che conosciamo, quella stragista, di Riina e Provenzano non esiste più. Manca all’appello solo Matteo Messina Denaro. La mafia ha cambiato volto. Ci sarà una mafia digitale che usa le monete elettroniche e le scommesse clandestine online per riciclare il denaro. Poi c’è il business dell’infiltrazione nell’economia legale con l’impossessarsi di aziende, come quelle che si occupano delle forniture. Questo è il pericolo attuale».
Il senatore ha puntualizzato che bisogna «tornare all’antimafia sociale, quella dopo la Strage di Capaci che creava le catene umane, spontanea e senza interessi. Dobbiamo tornare agli arbori della vera antimafia che non pensava ai finanziamenti e ai posti di lavoro. Dobbiamo valorizzare tutte le iniziative che sono assolutamente trasparenti e che possono essere condivise dai cittadini».
Poi, sulla possibilità di rendere meno rigido il divieto di spostamento tra Comuni nel periodo di Natale, Grasso ha detto: «Meno ci spostiamo, meglio è. La famiglia Grasso passerà le feste a Roma, sacrificando in pieno quello che è il cenone di Natale che avrebbe compreso tra 14 e 20 persone. Riunirsi tutti è impossibile».
Infine, la promessa: «Farò tutti i vaccini possibili in favore di telecamera, in diretta anche su BlogSicilia.it, se la redazione vuole».
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