Palermo

Piattaforma abusiva di un ristorante sequestrata a Sferracavallo, sequestrato anche il pesce proposto ai clienti

La Capitaneria di Porto di Palermo ha sequestrato a Sferracavallo una piattaforma realizzata in legno e ferro sul demanio marittimo.

La struttura sarebbe abusiva

La struttura di circa 60 metri quadrati è stata costruita senza alcuna autorizzazione nei pressi di un ristorante e sarebbe stata adibita ad area ristoro con tavoli e sedie. Oltre al sequestro dell’area sono stati denunciati i titolari dell’esercizio commerciale con l’accusa di occupazione abusiva di demanio.

Controlli anche nel ristorante

Nel corso dei controlli nel ristorante sono rilevate violazioni sulla tracciabilità del prodotto ed elevate sanzioni per 1500 euro. Oltre 60 chili di pesce è stato sequestrato e distrutto perché ritenuto non idoneo al consumo.

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Continuano i controlli

Nei giorni scorsi scoperte irregolarità nell’abbattimento del pesce e nella documentazione che ne attesta la tracciabilità. Per questo motivo la guardia costiera ha sequestrato circa 150 chili di prodotti ittici che servivano per la preparazione di sushi. Quattro i ristoranti controllati a Palermo, tre quelli non risultati in regola (ma dei quali non sono stati forniti i nomi ndr).

I controlli della guardia costiera di Palermo

Nell’ambito delle attività di controllo sulla filiera della pesca svolte durante lo scorso weekend, il reparto operativo della guardia costiera di Palermo, in sinergia con medici veterinari dell’Asp, ha accertato la commissione di illeciti amministrativi compiuti da alcuni ristoranti.

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Multe per 4.500 euro

“I controlli – si legge in una nota – eseguiti in particolare nei locali che somministrano sushi, hanno fatto emergere irregolarità nelle procedure di abbattimento del pesce fresco e nella documentazione che ne attesta la tracciabilità. Su quattro esercizi commerciali ispezionati, infatti, solo uno di questi è risultato in linea con le disposizioni normative. Per gli altri si è proceduto al sequestro di circa 150 chili di prodotti ittici e alla contestazione di tre illeciti amministrativi per un totale di 4.500 euro”.

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