Ancora una serra per la coltivazione di canapa indiana destinata alla produzione di droga scoperta nel Palermitano.
I Carabinieri della Stazione di Bagheria hanno arrestato un 41enne e un 25enne accusati di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.
Le operazioni condotte dai militari hanno consentito di sorprendere i due uomini mentre si prendevano cura di una piantagione in immobile abbandonato, sulla strada provinciale 61 di Casteldaccia nel Palermitano.
In due stanze dell’abitazione sono state infatti allestite delle serre indoor, attrezzate con sistemi di illuminazione, riscaldamento e areazione, alimentate con un collegamento abusivo alla rete elettrica. Nelle stanze sono state trovate 300 piante di cannabis sequestrate. Gli arresti sono stati convalidati dal gip di Termini Imerese.
Quella delle piantagioni di droga fatte in casa è una piaga che ormai dilaga in Sicilia soprattutto nell’area fra Palermo e Trapani e fra Catania Siracusa e Ragusa.
Appena 20 giorni fa una piantagione di droga indoor è stata scoperta dai carabinieri anche a Marsala, dotata di un sofisticato e moderno impianto di irrigazione attivabile a distanza tramite telefono cellulare. C’è anche questo all’interno di una complessiva operazione antidroga portata avanti dai carabinieri nel territorio marsalese nello scorso fine settimana. In totale sono state 5 le denunce, non solo per droga ma anche per altri reati, e due le segnalazioni alla prefettura di Trapani.
Il fenomeno è talmente diffuso che avvengono perfino ‘furti’ di droga fra organizzazioni. Il furto di una mini piantagione di droga, infatti, è quello che è accaduto ad Alcamo, nel trapanese, nel periodo del lockdown. Episodio che emerge nell’ambito della recente operazione antidroga che ha coinvolto principalmente il territorio di Castellammare del Golfo, nel trapanese, con collegamenti anche con la provincia palermitana. E’ letteralmente sparita una piccola piantagione di cui non si è avuta più traccia nel proseguo dell’indagine.